venerdì 27 novembre 2015

Non con i parametri del guadagno ma con quelli di ESSERE - Post di Giandomenico Pisano

Carissimo Pino
Volevo ringraziarti. Certo può essere un melenso modo di captatio benevolentiae ma la mia intenzione non è questa.
E’ il tentativo di fare un riepilogo.
Ho cominciato qualche anno fa a venire Parma e mi hai volontariamente obbligato a seguire la scolastica. Stavo male, veramente male e lentamente ho superato il dolore, i traumi, i problemi .
Ieri sera alle nove di sera sono rientrato a casa dopo il mio corso dei Draghi a Canelli. 
Uscito dal luogo dove ci ritroviamo, nel limpido gelo notturno alla luce della luna ho pensato. Ho pensato alla bellezza di quanto posso fare, alla bellezza di veder le persone arrivare corrucciate, piene di problemi dopo la giornata di lavoro ed uscire serene, tranquille, ricaricate di quell’energia che è solo loro. Con gli occhi vivaci, brillanti .
Come si fa a spiegare questa ricchezza che mi ritorna. Grazie a te posso godere di questa bellezza e grazie a te posso condividerla con Claudia. Riusciamo a spiegarci, ci comprendiamo e ritorniamo a casa felici, magari stanchi, cotti, ma felici.
Arrivato a casa alle nove ho preparato un bel risotto con i porri e un pizzico di zafferano e cenare assieme con la gioia nel cuore ed i colori splendenti negli occhi è ancora una volta un respiro di quella gioia che abbiamo dentro che niente riesce a scalfire.
Stamattina riprendendo per un qualche motivo l’agenda ho trovato la locandina dove veniva presentato a Parma la conferenza sul Bioshiatzu. Era solo il 31 gennaio di questo anno. Mi pare  sia trascorso moltissimo tempo. Tremavo di agitazione quella sera ma da lì ho iniziato ad avere quel coraggio, l’energia, la sicurezza per propormi per quello che sono.
Ho fatto la settimana successiva la mia conferenza per il corso dei Draghi a Canelli. E’ partito con difficoltà ma ho iniziato e da settembre ho ripreso un altro corso con un buon numero di persone grazie al passa parola. Ne ho iniziato un altro in un altro paesino.
Alla fine di questa estate mi hai proposto di avere uno studio qui a Parma. Ho fatto i salti mortali per riuscire a venire ogni settimana. Fuggo da Canelli, viro verso Alessandria, pranzo e schizzo a Parma per essere lì, al Centro.
Ho sparso la voce e attendo. IO CI SONO. 
So che esserci è la forza per attivare l’attività. Ma la volontà ce la metto ugualmente, informo, stuzzico, propongo, magari rompo.
L’altro giorno un’amica a Canelli mi ha chiesto: “Ma ti conviene andare a Parma?”
Certo. Ma non con i parametri del guadagno, almeno non adesso.
Adesso imparo, mi faccio esperienza e mi porto dentro il regalo di Rita, il Qi Gong che cerco di apprendere, di fare mio.
Grazie Pino per il percorso che mi hai permesso di intraprendere  e per  la felicità e la gioia  sono ogni giorno.

L’altro giorno mentre ero a Parma ho aperto il tuo libro Meditazione Pratica, cercando un’ispirazione, ed ho letto:
“Dopo un po’ impari la sottile differenza fra tenere una mano e incatenare un’anima. E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. Ed inizi ad imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse. E cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto, non con il dolore di un bambino. E impari a costruire le tue strade, oggi, perché il terreno di domani è troppo incerto per farne piani. Dopo un po’ impari che il sole scotta se ne prendi troppo. Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori. E impari che puoi davvero sopportare di essere forte e di valere davvero”.
Giandomenico
Canelli, lì 26 novembre 2015

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