sabato 30 aprile 2016

Poesia di Doris Warshay - Post di Rita Caprioglio

Voglio arrivare lontano quanto posso,
           attingere la gioia che ho nell’anima,
cambiare i limiti che conosco
            e sentir crescere la mente e lo spirito;

voglio vivere, esistere, essere


            e udire le verità che sono dentro di me.



venerdì 29 aprile 2016

5° Lezione sull'Alchimia Spirituale Taoista

11) L’utilità del non-essere
Trenta raggi convergono nel mozzo
Ma è il vuoto del mozzo l’essenziale della ruota.
I vasi son fatti di argilla
Ma è il vuoto interno che fa l’essenza del vaso.
Mura con finestre e porte formano una casa
Ma è il vuoto di essi che ne fa l’essenza.
In genere: l’essere serve come mezzo utile
Nel non-essere [nel vuoto] sta l’essenza.
Qui Lao-zi spiega in modo splendido il concetto daoista di ‘vuoto’. In noi occidentali la parola vuoto evoca la ‘mancanza di’, mentre nel concetto daoista rappresenta la ‘possibilità di’. Dal mozzo, al vaso, alla casa, al ventre della madre, alla Valle, all’Universo: tutto ha la possibilità di esistere e di trovare una collocazione grazie ad uno spazio vuoto. Il vuoto nella mente di pensieri discorsivi,  è l’essenza dell’Alchimia Spirituale daoista. Il Su Wen, riferendosi al vuoto nella fisiologia umana dice: «Gli organi Tsang sono pieni, ma non possono mai essere saturati; gli intestini Fu sono vuoti, ma non possono mai essere completamente svuotati».
Il pieno contiene il vuoto, il vuoto contiene il pieno

 «I piedi dell’uomo occupano solo un piccolo spazio della Terra,
 ma è grazie allo spazio che ‘non’ occupano (il vuoto)
che l’uomo può camminare sulla Terra immensa».


Questa frase è stata quella che mi ha fatto approfondire prima e seguire poi il Dao. Ho pensato che se i Maestri daoisti usavano la negazione per affermare, allora essi erano fuori di dubbio menti eccezionali e, soprattutto, disancorati dal comune senso del pensare.
Perciò avevano tutto un mondo di cose da farci vedere fuori dalla logica corrente della nostra cultura razionale e frazionata.
Ci sono molti modi individuali di spezzare la nostra mentalità razionale. L’Alchimia Spirituale, per esempio, è uno strumento meraviglioso per aiutarci a sentire la beatitudine che si accompagna al connettersi col nostro vuoto interno, il luogo dove sperimentate la Via del Dao.
Bisogna che ci impegniamo a diventare più coscienti del «luogo senza luogo» dentro di noi, dove tutti i nostri pensieri scorrono verso l’esterno. Dobbiamo trovate il modo di entrare nello spazio dentro di noi che è pulito, puro e in armonia con l’amore.

La differenza tra i santi e il resto di noi non è che loro hanno credenze amorevoli e pure e noi no; piuttosto, loro operano esclusivamente in base alla loro essenza, laddove la Via del Dao scorre invisibile attraverso il loro essere fisico. Questo è lo scopo principale dell’Alchimia Spirituale daoista: il rimanere in silenzio, invitando la nostra essenza a rivelarsi e lasciandoci vivere il vuoto.


48) Dimenticare il sapere
Lo studio porta sempre più lontano,
La Via, seguita, porta sempre più indietro,
Sempre più indietro
Sino al non-agire originario.
Il non-agire e il non-volere fanno cedere ogni porta.
E’ attenendosi costantemente al non-agire
che ci si assicura la sovranità.
Non la si ottiene appena ci si dà all’agire.
L’azione conforme non volitiva (wu-wei) e il vuoto d’intenti edonistici apre la porta alla comprensione del meraviglioso modo di vivere che ci propone la Via.
Abituiamoci a scoprire la gioia nel mondo naturale piuttosto che cercare la nostra realizzazione nel possesso dei beni. In sostanza Lao-zi dice che la vera realtà non cambia perché non ha forma. Quindi più lasciamo che le cose si svolgono in modo naturale più vivremo in armonia con il Dao. Dobbiamo godere dei fiori, delle nuvole, dei tramonti, dei temporali, delle stelle, delle montagne e di tutte le persone che incontriamo. Dobbiamo essere con il mondo, dentro di esso e adorarlo, ma senza il bisogno di possederlo. Questa è la via della pace. Questa è la Via del Dao.

Da più di cinquecento anni, Kabir è considerato uno dei poeti più illustri dell’India. Una delle sue osservazioni più famose riassume il quarantottesimo capitolo del Daodejing:
Il pesce che in acqua soffre la sete ha bisogno di un serio aiuto professionale

Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla 3

VII 
Considera fermo il movimento e l'immobilità nel movimento, ed entrambi gli stati di movimento e di quiete scompariranno. Quando tali dualità cessano di esistere l'Interezza stessa non può esistere. A tale definitiva finalità non può applicarsi nessuna legge o descrizione. Per la mente unificata in accordo con la Via tutte le aspirazioni provenienti dal sé finiscono. Dubbi e indecisioni svaniscono e la vita in pura fede è possibile. Con un solo colpo siamo liberati dalla schiavitù; niente si attacca a noi e noi non tratteniamo niente. Tutto è vuoto, chiaro, auto-illuminante, senza l'uso dell'energia della mente. Qui pensiero, sensazione, conoscenza e immaginazione sono di nessun valore
VIII 
In questo mondo di Similitudine non esiste nemmeno il sé o l'altro-dal-sé. Per entrare direttamente in sintonia con questa realtà quando i dubbi sorgono dì semplicemente: "Non due". In questo "non due" niente è separato, niente è escluso. Non importa quando o dove, illuminazione significa penetrare questa verità. E questa verità è al di là dell'estensione o diminuzione del tempo o dello spazio; in essa un singolo pensiero dura diecimila anni. 

IX 
Vacuità qui, Vacuità lì, ma l'universo infinito rimane sempre davanti ai nostri occhi. Infinitamente grande e infinitamente piccolo; nessuna differenza, poiché le definizioni sono scomparse e non si vedono limiti. Così pure circa l'Essere e il non-Essere. Non perdere tempo in dubbi e discussioni che non hanno nulla a che vedere con ciò. Una cosa, tutte le cose: si muovono e si mescolano, senza distinzione. Vivere in questa realizzazione significa essere privi di ansietà circa la non-perfezione. Vivere in tale fede è la strada al non-dualismo, poiché il non-duale è uno con la mente fiduciosa.

Parole! La Via è oltre il linguaggio, poiché in essa non c'è 
Nessun ieri 
Nessun domani 
Nessun oggi. 

mercoledì 27 aprile 2016

Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla 2

IV 
Quando gli oggetti del pensiero svaniscono, il soggetto pensante svanisce, poiché quando la mente sparisce, gli oggetti svaniscono. Le cose sono oggetti a causa del soggetto; la mente è tale a causa delle cose. Comprendi la relatività di questi due e la realtà basilare: l'unità della vacuità. In questo Vuoto i due sono indistinguibili e ognuno di essi contiene in sé il mondo intero. Se non fai differenza tra il grezzo e il fine non sarai tentato al pregiudizio e all'opinione.
V 
Vivere nella Grande Via non è né facile né difficile, ma coloro che hanno punti di vista limitati sono timorosi e irrisoluti: più essi si affrettano, più lentamente essi vanno, e l'attaccamento non può essere evitato; anche il mostrare attaccamento all'idea dell'illuminazione significa andare fuori strada. Semplicemente lascia che le cose siano così come sono e non vi sarà né andare né venire. Obbedisci alla natura delle cose (la tua stessa natura), e camminerai libero e indisturbato. Quando il pensiero è in catene la verità è nascosta, poiché tutto è confuso ed oscuro e la gravosa pratica del giudizio porta molestia e stanchezza. Quali benefici possono derivare dalle distinzioni e separazioni? Se vuoi andare nell'Unica Via non disdegnare neppure il mondo delle sensazioni e delle idee. In verità, accettare pienamente essi è identico alla vera Illuminazione. L'uomo saggio non si sforza per il raggiungimento di alcun fine, ma lo stolto si ostacola da solo. Esiste una sola verità, legge, non molte; le distinzioni nascono dal bisogno di attaccamento degli ignoranti. Identificare la Mente con la mente discriminante è il più grande errore di tutti. 

VI 
Calma e inquietudine derivano dall'illusione; con l’illuminazione non vi è ciò che si preferisce e ciò che è sgradito. Tutte le dualità provengono da deduzioni inconsapevoli. Esse sono come sogni di fiori nell'aria; è sciocco cercare di afferrarli. Guadagno e perdita, giusto e sbagliato: questi pensieri devono finalmente essere eliminati immediatamente. Se l'occhio non dorme mai, tutti i sogni cesseranno naturalmente. Se la mente non discrimina, le diecimila cose sono così come sono, di sola essenza. Comprendere il mistero di questa Unica-essenza significa essere liberati da ogni impedimento. Quando tutte le cose sono considerate imparzialmente, l'Auto-essenza è raggiunta. Nessuna comparazione o analogia è possibile nello stato privo di causa e relazioni. 

domenica 24 aprile 2016

Dolcezza e creatività - Post di Rossana Salomoni

Il mio secondo anno sta già per finire, la maglietta grigia che mi spaventava mi ha tenuto compagnia in questa stupenda tappa del mio viaggio.

È stato un anno esplosivo, mi ritrovo a tirare le somme senza finire mai di trovare particolari nuovi.
 
Quello che mi fa sorridere per la prima volta nella mia vita sono io, mi sono concessa di piangere, di sentire quella dolcezza che è una fiammella calda nel petto che ora mi accompagna sempre.

Mi sento molto diversa, più presente e a volte fa paura, a volte mi incuriosisce.
 
Se penso al mio percorso personale con Pino mi commuovo, nonostante le preoccupazioni della vita non riesco a smettere di sentirmi fortunata, soprattutto dopo l'esperienza con le ragazze americane che hanno Pino così lontano e non hanno la possibilità di vederlo spesso.
Quest'anno i legami con i miei compagni sono diventati più forti e sono di un'autenticità così rara che credo davvero nella bellezza del mondo.


Come sono fortunata!


Quest'anno ho iniziato a disegnare, non l'avevo mai fatto, la mia prima vignetta rappresenta una piratessa che dice "Posso essere chi sono", quanto è vero.

Poi c'è stato il libro di Valentina, un'esplosione d'amore così reale che non mi ha più fatta sentire incompresa.

Poco dopo ho legato con Eleonora, la mia compagna di creatività, siamo acqua e fuoco che creano un equilibrio.

Non ho ancora espresso a parole quanto bene voglio ad entrambe, quanto sono veramente grata di averle incontrate, ma ogni tanto le abbraccio, sicuramente sentono, io ci provo.

Senza la mia scuola non avrei mai avuto queste occasioni, quindi veramente grazie a tutti.

venerdì 22 aprile 2016

Tratto da "Sosan Hsin Hsin Ming": il Libro del Nulla

Queste prime tre di nove tavolette rappresentano un breve ma sintetico trattato del pensiero taoista. Sconosciute alla grande massa degli studiosi di storia cinese, mi piace riportarle, in tre successivi post, a tutti i lettori del mio blog come ulteriore testimonianza dell'attualità del pensiero dell'antica cultura cinese
La Grande Via non è difficile per coloro che non hanno alcuna preferenza. Quando Amore e Odio sono entrambi assenti ogni cosa diviene chiara e viene svelata. Ma fai la più piccola distinzione, e paradiso e terra saranno infinitamente lontani. Se desideri vedere la verità non parteggiare a favore o contro. La lotta tra ciò che uno vuole e ciò che non vuole è la malattia della mente. 

I 
Quando il profondo significato delle cose non viene compreso la pace essenziale della mente è disturbata senza alcun vantaggio. La via è perfetta come un vasto spazio in cui nulla difetti e nulla sia in eccesso. In realtà, spetta a noi decidere se accettare o rifiutare il fatto che non vediamo la vera natura delle cose. Vivi né nelle trappole delle cose esterne, né nei sentimenti interiori di vuotezza. Sii sereno senza forzare l’attività nell’interezza delle cose e tali erronee convinzioni scompariranno da sole. Quando provi a interrompere l’attività per conseguire la passività il tuo stesso sforzo ti pervade di attività. Fino a che rimani in un estremo o in un altro non conoscerai mai l’Interezza. Coloro che non vivono nella singola Via trascurano sia attività che passività, affermazione e negazione. 
II
 Negare la realtà delle cose è non cogliere la loro realtà; asserire la vanità delle cose è non cogliere la loro realtà. Più parli e pensi a ciò, più ti allontani dalla verità. Smetti di parlare e pensare e non ci sarà nulla che non sarai in grado di sapere. 
III 
Il ritorno alle origini serve a trovare il significato, ma basarsi sulle apparenze significa lasciarsi sfuggire la causa. Al momento dell’illuminazione interiore c’è un andare al di là dell’apparenza e della vacuità. I cambiamenti che apparentemente avvengono nel vuoto mondo noi li chiamiamo reali solo a causa della nostra ignoranza. Non cercare la verità; smetti solo di avere opinioni. Non rimanere in una condizione dualistica; evita con cura tale perseguimento. Se vi è una traccia di questo o quello, il giusto e l’errato, la Mente-essenza verrà persa nella confusione. Sebbene tutte le dualità provengano dall’Unico, non avere attaccamento nemmeno ad esso. Quando la mente esiste indisturbata nella Via, niente al mondo può nuocerle, e quando una cosa non può più nuocere essa cessa di esistere nel vecchio modo. Quando non sorgono pensieri discriminatori, la vecchia mente cessa di esistere.