mercoledì 27 settembre 2017

Lo Shen in relazione ai Cinque Organi - Una lezione di Rita Caprioglio

Lo Shen, pur essendo Uno, si esprime nei Cinque Organi.
A custodire lo Shen è il Cuore, Imperatore ed emblema dell’Uno originale che riunisce in armonia il corpo intero, ma tale unità si articola attraverso la specificità di ciascuno dei Cinque Organi: il Cuore tesaurizza gli Spiriti Shen, il polmone conserva i Po, il fegato gli Hun, la milza il proposito Yi, il rene il volere Zhi.
Ogni istanza rappresenta, ed è correlata, a un organo, a una specifica qualità di energia e movimento, a una sfumatura dell’essere che è al tempo stesso pensiero, azione ed emozione. In tal senso lo Shen è uno, ma condensa in sé le altre istanze correlate ai Cinque Organi e le governa come un unicum, similmente all’esercito imperiale che era uno. ma composto da guerrieri provenienti da diverse regioni o Stati dell’antica Cina, retti ciascuno dal proprio governatore, duca o re. Con l’imporsi della teoria dei Cinque Elementi, lo sguardo venne spostato sui singoli organi, potenze vitali che si esprimono però in funzione del Cuore, dunque di un volere unico. Ogni organo ha il suo proprio volere, la sua natura, la sua tendenza e interagisce con le cose della vita presentando poi al Cuore la propria elaborazione, frutto delle proprie caratteristiche e dell’attività funzionale che lo contraddistingue. Il Cuore alla fine tutto riceve e valuta: ciò che accoglie troverà dimora in esso, costituirà il suo Shen e imprimerà una direzione alla vita intera.
- All’interno dei Cinque Elementi, alla Milza si associano Yi e Si, il proposito e il pensiero che da esso scaturisce. La Milza produce un vapore che, estratto dai cibi, sale a nutrire il Cuore dove viene trasformato in sangue. E’ attraverso il sangue che la Milza presenta al Cuore tutto ciò che ha estratto dalla memoria, dai ricordi, dalla sua cosciente elaborazione dei pensieri. E’ possibile dire che Yi è lo Shen della milza.
- Al Rene è affidato lo Zhi, determinazione e persistenza dell’intenzione che ben si adatta alle sue qualità di solidità e tesaurizzazione. La prima determinazione di ogni vita è il voler vivere, attributo dello Zhi che si associa spontaneamente al Rene, organo in cui è preservato il Jing, da cui prendono forma ogni cosa e ogni energia, potenzialità di cambiamento e trasformazione, proprietà che ancora una volta lo accomunano al volere. Per tali motivi, Zhi è lo Shen del Rene.
- Il Fegato è correlato agli Hun, la cui naturale e intensa caratteristica diffusiva ben si associa alla funzione di quest’organo che ama la dispersione. La tendenza dello Hun ad elevarsi trova corrispondenza nel decorso del meridiano di Fegato, che dal basso va verso l’alto sino a raggiungere VG 20, Bai Hui, il punto più elevato del corpo dove convoglia lo Yang dell’organismo. Il Fegato è un organo legato al Qi e allo Yang e per mantenere il suo equilibrio funzionale ha bisogno di essere riempito da una grande quantità di sangue: di questo si giovano gli Hun che, immateriali e dotati di una spinta diffusiva che potrebbe portarli lontani dal corpo, trovano alloggiamento proprio nel sangue di fegato che dona loro radicamento e stabilità. L’identità tra Hun e Fegato sarà tale da attribuire all’organo le capacità proprie degli Hun come immaginazione, fantasia, intuizione, ecc. Gli Hun rappresentano dunque lo Shen del Fegato.
- Il Polmone, legato funzionalmente ai liquidi e alla discesa, è associato ai Po, spiriti che con l’organo condividono relazioni e tendenze. Il Polmone è un organo vuoto, capace per questo di ricevere aria e Qi: tale condizione serve ai Po che, legati alla materia, si giovano del rapporto con il Qi per contrastare la loro tendenza ad infossarsi. Al Polmone saranno attribuite le funzioni proprie dei Po, tra cui il mantenimento della vita istintiva che avviene attraverso la respirazione e la circolazione (il Polmone aiuta il Cuore nel far circolare il sangue). Per questo i Po sono lo Shen del Polmone.
- Al Cuore viene correlato lo Shen in sé. Insieme, Cuore e Shen governano il corpo e ne indirizzano il Qi, convogliano cioè energia e risorse dell’organismo al servizio del volere del Cuore, qualunque esso sia. L’uomo è formato dall’incontro delle energie di Cielo e Terra: dall’uno riceve gli Spiriti Shen, dall’altra le essenze Jing. E’ la luce degli spiriti, Shenming, che consentirà all’uomo l’elaborazione di un’intelligenza e uno sviluppo spirituale altrimenti non possibili ad altre creature che possiedono un diverso Jingshen. Se l’uomo saprà seguire questa luce interiore potrà compiere il proprio naturale destino, Ming, divenire egli stesso uno Spirito.
E’ su tali elementi che poggia la teoria taoista dell’immortalità, che verrà coincidendo sempre più con questa identificazione dell’uomo con il suo essere spirito. Il cammino dell’uomo consiste dunque nell’abbandonare passioni e desideri, nel non nutrire il proprio egoismo che a poco a poco si sgretolerà e svanirà per lasciare posto, in questo cammino di identificazione con il principio stesso della vita, a una progressiva purificazione sino ad ottenere un corpo di luce.
Pertanto, secondo i taoisti, occorre semplicemente fare il vuoto, “non fare”, “wu-wei”, per aprire dentro di sé uno spazio dove tali Spiriti possano lavorare ed esistere pienamente, in modo da dirigere ordinatamente i flussi di Qi e sangue nel corpo, così come dirigono la natura.

L’immortalità dello spirito diventa così al tempo stesso benessere e longevità del corpo, poiché durante la vita fisica dell’uomo corpo e spirito prosperano e convivono. Per i taoisti era però necessario procedere liberandosi da passioni e desideri, poiché lo Shen della persona è sostanzialmente definito da ciò che è presente nel suo Cuore e dunque anche da ciò che responsabilmente vi si pone all'interno. Shen è dunque in definitiva ciò che abita il Cuore dell’uomo, che è al tempo stesso la luce interiore proveniente dagli Spiriti del Cielo, ma anche ciò che l’uomo sceglie di porre nel suo Cuore durante la vita. Ognuno può assecondare gli Spiriti Originali del Cielo o contrastarli, ma questo avrà inevitabilmente conseguenze sulla sua salute e sul suo destino.


venerdì 15 settembre 2017

Shen, l'energia interiore del Cuore

Sintesi della conferenza sull'"Energia sottile del Cuore" secondo la visione taoista.

"... Shen è la forma più “raffinata” di energia interiore nell’uomo.
 I processi organici rivelano infatti la presenza di Jing, i movimenti corporei quella di Qi; ma solo la coscienza umana riflette la presenza dello Shen.
“Due essenze si uniscono, allora forma corporea e Shen sono completati. Sono i Soffi uniti del Cielo e della Terra e il loro nome è Uomo”.
Nel momento del concepimento, che è l’unione dell’essenza energetica (Jing) del padre e della madre, quando si realizza la potenzialità vitale dei genitori in un nuovo essere, gli spiriti Shen si fissano nella nuova creatura dotandola così delle sue caratteristiche individuali che appartengono sia al corpo che allo spirito. Durante lo sviluppo embrionale gli Shen (espressione Yang) si legano agli organi (Yin) per formare una unità somato-psichica, contribuendo innanzitutto a permettere la corretta crescita e le specifiche funzioni di ciascun organo e garantendo, nel loro complesso, lo spirito vitale dell’individuo e strutturandone gli aspetti psichici, emotivi, affettivi; sono infatti chiamati anche “anime vegetative”. 
Shen e Jing sono indissociabili, se si separano lo Shen ritorna al Cielo ed è la morte
Se osserviamo gli antichi insegnamenti taoisti noi sappiamo che il Cuore è l’Imperatore. All’interno del Cuore ha sede lo Shen del Cuore (Piccolo Shen) e all’interno del Cervello ha sede lo Shen Celeste (Grande Shen).
Il Grande Shen se vogliamo dargli una definizione psicanalitica, corrisponde all’Io, mentre il Piccolo Shen corrisponde al Sé.
L’Io corrisponde alla ragione (consapevolezza), al mediatore fra gli impulsi esterni ed interni e la sua funzione è quella di proteggere il Sé, di permettere di esprimersi nella modalità migliore e nella sua totalità e di mediare fra i nostri impulsi interni e le realtà esterne in modo tale che questi non vengano repressi, ma che allo stesso tempo non prendano il possesso di noi stessi. 
Il Sé invece corrisponde a tutta la nostra componente pulsionale, istintiva, inconscia, emozionale, ”primitiva”, insomma corrisponde a noi stessi nella nostra totalità vera e originaria (sentimenti)
Il Cuore è l’Imperatore perché contiene al suo interno l’anima che rappresenta il nostro Sé, ovvero la parte totale di noi vera e originaria.


Ling Shu, cap 71 “... Il Cuore è il sovrano che regna sugli organi e sui visceri ed è anche la dimora dello Shen. L’energia perversa non può mai attaccarlo, perché questo procurerebbe inevitabilmente la morte...”
Il Diaframma “permette il flusso delle emozioni che sono il nutrimento del Piccolo Shen”. 
Il Diaframma infatti è l’armonizzatore ed è colui che permette l’espressione delle emozioni. Un Diaframma mobile permette un fluire naturale delle emozioni e della percezione del nostro Sé. Un Diaframma bloccato impedisce questa attività. Bloccare la percezione delle nostre emozioni è una forma di difesa del nostro inconscio alla sofferenza. Se proviamo inconsciamente un’emozione che causa dolore o sofferenza, per proteggere il Cuore da certe emozioni dolorose, il Diaframma blocca l’accesso al Palazzo Imperiale, ovvero al torace. Ma questo blocco ha un prezzo che è quello di non percepire emozioni, di non percepire il nostro Sé, ma solo il nostro Io che ci fa respirare di meno, di avere meno energia e di tentare in qualche maniera di soffocare noi stessi per non soffrire.
Le sostanze armonizzatrici sono le Due Terre: il Cervello/Coscienza e il Corpo/Vitalità: 
 - la Coscienza rientra nel dominio dello Yang; ciò che è ricettivo e mobile appartiene ad essa.
 - La Vitalità rientra nel dominio dello Yin; ciò che è quiescente e immobile appartiene ad essa.
Per la Scuola della Realtà Completa, tra le Cinque Virtù, le Due Terre, Coscienza e Vitalità, sono la reale autenticità
Quando il Cuore sta in piedi fra le Due Terre, Coscienza e Vitalità si incontrano nella Terra dei Pensieri, che rappresenta il Cuore nel Cuore. La Terra dei Pensieri si occupa del Proposito, genera pensieri “conformi” alle situazioni e rientra nel dominio dello Yi.

Il concetto di Shen definisce quindi l’essere come una unità integrata di corpo, mente e spirito