mercoledì 14 ottobre 2015

Festival dell’Essere 2015 (incontri da venerdì 9 a lunedì 11)

Andrea, Armanda, Paolo e Giovanni: quattro splendide persone che hanno impresse nei tratti del viso il loro entusiasmo per la vita. Visi “rustici”, atteggiamenti corporei ben ancorati alla terra. Si sente subito che sono felici di parlare delle loro profonde passioni: i cesti, le api, il Bitto, l’agricoltura naturale e il vivere in comunità. Uno scambio di sguardi con il pubblico crea immediatamente un feeling speciale che scalda la sala. Occhi belli, luminosi, desiderosi di comunicare. e davanti a noi si dipanano storie inaspettate di persone che hanno lasciato a suo tempo una vita “normale”, fatta di routine, casa-ufficio-stipendio fisso per buttarsi nell’avventura, oppure che hanno sempre vissuto così, legati alla terra per tradizione di famiglia o per scelta. Il tratto comune è l’entusiasmo, il desiderio di continuare a percorrere la strada che hanno scelto nonostante mille difficoltà. Che lezione per i giovani in cerca di un loro posto nel mondo e anche per i meno giovani desiderosi di ritrovare una nuova vitalità!
Nicol, delicata farfalla emersa da un bozzolo duro e doloroso anche grazie alla sua grande passione, la DanzaMovimentoTerapia.
Di Primo mi piace prima di tutto il suo nuovo look: barba e sciarpa (anche se non ce ne sarebbe bisogno) che lo fanno assomigliare ad un ‘carbonaro’ o ad un redivivo Giuseppe Verdi. Parla di un filosofo del 1500, ma quanta attualità nel suo pensiero!
Glauco e David, agopuntore e medico veterinario omeopata. Molto diversi ma affini, hanno spiegato dell’agopuntura e dell’omeopatia con splendida chiarezza, ma ci hanno anche fatto comprendere fino a che punto sentimenti ed emozioni possono influenzare la nostra salute. 
Per contro Roberta ci ha fatto capire come si possono fabbricare creme di bellezza utilizzando i semplici prodotti che abbiamo praticamente tutti in casa.
Fabio è un fulcro per tante persone e si capisce subito: la sua Fondazione si occupa non solo di accogliere persone in difficoltà, ma di accoglierle in un ambiente ecologicamente sano, vivibile e che non sfrutta le risorse della Terra, ma anzi le potenzia.
Rita, che parlando del Qi Gong e delle Marce della Salute non solo ci ha trasmesso i primi rudimenti di una tecnica millenaria, ma ci ha anche fatto comprendere quanto la cura di sé sia faticosa ma indispensabile e da praticare quotidianamente, possibilmente prima ancora che i disagi psicofisici si manifestino.
E, dulcis in fundo, i due pilastri dell’Ego Center, Pino e Pietro, che non finiranno mai di stupirmi. Mai uguali a se stessi, pur essendolo sempre, sono i compagni di viaggio che ognuno vorrebbe avere nella vita. Li ringraziamo di esistere e attendiamo i loro prossimi interventi.

Patrizia Vetri

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