venerdì 23 ottobre 2015

Da una lezione introduttiva di EnerTao - ottobre 2010 - Rita Caprioglio

Lao-zi scrisse sul Dao tramandato dai Saggi Antichi,
ai Saggi Antichi il Dao fu trasmesso dalla Natura

La meta è il viaggio
Voi siete un gruppo selezionato per partecipare a questo nuovo anno di EnerTao e vorrei che nessuno di voi si sia posto o si ponga un obiettivo da raggiungere perché l’unico obiettivo che vi dovete porvi è la partecipazione a questi sabati mattina di consapevolezza. Questi incontri a cadenza mensile sono le tappe del viaggio verso una nuova comprensione degli insegnamenti dei grandi Maestri del Dao.
Se devo andare da Milano a Reggio Calabria in automobile posso comportarmi in due modi diversi che presuppongono anche tempi diversi:
- posso calcolare attentamente il percorso, il tempo più breve possibile per arrivare alla meta, le soste minime da fare, la media da tenere in autostrada e partire a testa bassa e al massimo della velocità pensando solamente a raggiungere Reggio Calabria, la meta del viaggio;
- oppure posso partire tenendo una velocità che mi permetta di vedere il paesaggio, i paesini che si intravedono dall’autostrada ed uscire spesso per andare a vedere un castello che si è intravisto su di una collina, un campo di girasoli, un laghetto ameno, qualsiasi cosa che in ogni momento attiri la nostra attenzione. Ciò presuppone tappe intermedie per mangiare e dormire ed un arrivo a Reggio Calabria ricchi di tante belle cose viste e godute, ma, naturalmente, in un tempo senz’altro più lungo.
Figuriamoci poi se prendessi l’aereo.
Il nostro viaggio lungo la Via alla ricerca della comprensione degli insegnamenti degli antichi Saggi dell’Antichità e dei Maestri della Scuola della Realtà Completa presuppone di adottare il secondo modo.
Pensate alla vita. Anch’essa è un viaggio la cui meta è la morte. Se non ho imparato a fermarmi continuamente lungo il viaggio per assaporare le situazioni che essa mi offre, le emozioni che muove, i sentimenti che genera, a stupirmi continuamente della bellezza della Natura, a trovare sempre nuovo ed interessante tutto ciò che ho già visitato, allora significa che ho scelto l’opzione uno.
La fretta, l’ambizione, l’eterna fame di nuovo, la superficialità, l’incapacità di stupirsi davanti alle piccole cose della nostra quotidianità, l’attaccamento adrenalinico ad una vita che non prevede l’amore e la gratitudine per la vita sono tutto ciò che permette di vedere solo l’opzione uno. 
L’opzione due è aspirazione di poche persone che stanno cercando di coltivare la loro luce interiore attraverso i modelli e gli stili di vita che ci sono stati tramandati dai Saggi a mezzo dalla Tradizione orale.
Questo deve essere il nostro obiettivo durante questi nove mesi di incontri sui classici taoisti. La nostra meta è il viaggio, un viaggio che non prevede di raggiungere nessun traguardo perché noi siamo il viaggio e il traguardo non è da qualche parte là fuori, ma in noi. La mondanità lo ha oscurato, lo ha ricoperto di false mete e di falsi desideri, di vie aberrate. La speranza è di ritrovare la vera via, l’unica via attraverso l’insegnamento orale della Tradizione e gli scritti dei Grandi Maestri che molti anni dopo l’hanno messa per iscritto, pur con simboli criptati e decifrabili in modo corretto solo sotto la guida di Maestri ai quali sono stati resi palesi.

Grazie dell’attenzione e... buone soste a tutti

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