Attraverso il Cielo è facile conoscere, attraverso la Terra è
facile agire.
Il Cielo è
rigido e forte, la Terra è flessibile
e obbediente. Grazie a questa solida forza è facile conoscere senza incorrere
in difficoltà; grazie a questa obbedienza flessibile è facile agire senza
sforzarsi. Nelle persone, la conoscenza facile e l’azione semplice
rappresentano la loro natura originaria. All’inizio della vita umana, la forza
e l’obbedienza sono una cosa sola, la rigidità e la flessibilità sono fuse
assieme.
Raggiunti i sedici anni di età, il
celestiale raggiunge il suo massimo sviluppo, dando vita al mondano; le persone
cominciano a esserne condizionate e a compiere azioni con l’energia mondana. La
ragione e il desiderio si mescolano assieme, la forza e l’obbedienza non
riescono più a equilibrarsi a vicenda, la rigidità e la flessibilità perdono la
loro giusta misura. A questo punto, il celestiale viene sopraffatto dal mondano
e la realtà naturale viene oscurata.
E’
come il Cielo che si mescola con la Terra; lo yang al centro di Cielo entra nel
palazzo di Terra, così che il trigramma Terra viene riempito al centro
diventando il trigramma Acqua. Quando il mondano prende il posto del
celestiale, si sviluppa gradualmente la conoscenza intellettuale ed è come se
Terra si mescolasse con Cielo: lo yin al centro di Terra entra nel palazzo di
Cielo, così il trigramma Cielo viene svuotato e diventa il trigramma Fuoco.
Quando la realtà naturale viene oscurata, la mente del
Dao viene celata e s’indebolisce. Quando la conoscenza intellettuale si
sviluppa, la mentalità umana cresce e diventa insicura.
La pratica dell’alchimia consiste nel riportare il
celestiale al centro del mondano, estrarre la vera conoscenza della mente del
Dao e trasmutare la conoscenza consapevole della mente umana in modo da farla
tornare alla realtà: solo in questo modo la vera conoscenza è completamente
cosciente.
Così la mente del Dao rigida e forte e la
mente umana flessibile e obbediente permettono che lo yin e lo yang si
mescolino nuovamente assieme, che la durezza e la morbidezza si equivalgano e
la forza e l’obbedienza siano in equilibrio tra loro. Quando la realtà e la
coscienza non si separano, torniamo alla conoscenza innata, ossia allo stato
della fondazione creativa.
Allora lo Spirito finito comprende di avere le
proprie radici nell’Infinito
Così adesso sappiamo che il grande
percorso dell’elisir aureo coltiva la Vita prima di coltivare l’Essenza.
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