sabato 16 aprile 2016

I Diecimila esseri

Tutti gli esseri del mondo sono più di diecimila, ma se li si chiama "i diecimila esseri" è perché la cifra diecimila evoca un numero immenso; così Cielo-Terra indica ciò che vi è di più grande al mondo; così lo Yin e lo Yang indicano le energie più grandi che ci siano.
Così il Tao tutto abbraccia senza parzialità, ma non è che un nome per evocare la sua grandezza.
Ha questo nome, ma è forse paragonabile a ciò che non ha nome?
In quanto ha un nome è come i nomi "cane e cavallo", così si allontana di molto da ciò che non ha nome.


Lo Yin e lo Yang si riflessero uno nell'altro, si sovrapposero e si regolarono a vicenda; le quattro stagioni si seguirono, si generarono e si estinsero a vicenda.
Di lì vennero l'attrazione e la repulsione, l'allontanarsi e l'avvicinarsi; da lì venne l'unione della femmina e del maschio, da lì si produsse l'esistenza perpetua; da lì si alternarono la sicurezza e il pericolo, si generarono la disgrazia e la fortuna, si unirono la lentezza e la velocità, si compirono l'unione e la separazione.
Queste realtà e i loro nomi possono essere dette, queste essenze sottili possono essere disegnate.
Tutto ciò che è in successione si organizza da sé, tutto ciò che evolve si guida da sé, tutto ciò che termina fa ritorno: ogni fine conduce a un nuovo inizio.
Tale è l'esistenza degli esseri, ma quel che la parola può abbracciare e l'intelligenza può raggiungere è limitato esclusivamente all'ambito degli esseri.


Chiunque comprende il Tao non risale alle origini del mondo, né cerca la sua fine, giacché tutto ciò oltrepassa la portata del pensiero discorsivo.

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