Un uomo andò dal Maestro indossando una veste da sannyasin. E parlò nel linguaggio dei sannyasin:
«Per anni ormai ho cercato il Supremo Tao. Ho lasciato la mia casa e l'ho cercato dovunque dicono che sia: sulle vette dei monti, nel cuore del deserto, nel silenzio dei monasteri e nelle baracche dei poveri».
« E l'hai trovato? », chiese il maestro.
« Sarei un presuntuoso e un bugiardo se dicessi di sì. No, non l'ho trovato! E tu? ».
Cosa poteva dirgli il maestro?
Il sole al tramonto lanciava strali di luce dorata nella stanza.
Centinaia di passeri cinguettavano felici su un vicino fico.
In lontananza si poteva udire il rumore del traffico che proveniva dall'autostrada.
Una zanzara ronzò vicino all'orecchio, avvertendo che stava per pungere...
Eppure quest’uomo poteva starsene lì seduto e dire che non aveva trovato il Supremo Tao, che lo stava ancora cercando.
«Smetti di cercare. Non c'è niente da cercare. Stai zitto, apri gli occhi e guarda. Svegliati! Non può sfuggirti».
Dopo un po' egli lasciò la stanza del Maestro, deluso e andò a cercare altrove.
© La foto delle bolle è del legittimo proprietario che l'ha fatta ed è qui utilizzata solo a scopo illustrativo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.