Uno
scienziato aveva dedicato buona parte della sua vita alla ricerca di un metodo
per trasformare l’acqua in petrolio. Alla fine si era convinto che per riuscire
nel suo intento gli bastasse una sola sostanza, ma, per quanti tentativi
facesse, non riusciva a trovare la formula giusta.
Un giorno venne a sapere che tra le alte montagne del Tibet viveva un
Maestro che sapeva tutto e che forse era in grado di rivelargli la formula che
cercava.
Gli fu detto però che, una volta giunto alla presenza del Maestro, avrebbe
potuto porgli una sola domanda.
Viaggiò
per molto tempo, a piedi, da solo, attraverso luoghi pieni di pericoli. Dopo
molti mesi e dure fatiche giunse al monastero inerpicato su un’alta montagna.
Qui i discepoli del Maestro gli consigliarono di riposare e purificarsi a
lungo in modo che potesse porre al Maestro la domanda esatta.
Gli
fu data una cella e chiesto che ogni giorno facesse adeguate pratiche di
purificazione e un’offerta al monastero. Lo scienziato iniziò a cercare il modo
di formulare la giusta domanda, continuando a purificarsi e a fare le offerte
quotidiane.
Nel silenzio del monastero, nell’aria rarefatta e pura dei 2.500 metri di
altezza del monastero la cosa, pensò, non sarà poi così difficile. Però il
grosso problema era che il Maestro avrebbe accettato una sola domanda e questo
lo preoccupava moltissimo. Non poteva permettersi di sbagliare, giocandosi
l’unica possibilità di riuscire a trasformare l’acqua in petrolio. Era anche l’unica
possibilità di diventare famoso e immensamente ricco.
Infatti
la cosa si dimostrò più difficile di quanto lo scienziato potesse pensare, ma,
dopo un anno di purificazione e di offerte (era diventato quasi povero), gli
sembrò di aver trovato una domanda chiara ed esauriente, estremamente utile per
la definitiva formulazione della formula. Chiese allora di essere condotto alla
presenza del Maestro.
Quando fu ammesso al suo cospetto, egli rimase sbalordito e quasi senza
respiro nel vedere che il Maestro era una donna bellissima.
«Qual’è la tua unica domanda possibile?» chiese lei con voce dolce e
modulata.
«Mi vuoi sposare?» chiese immediatamente lo scienziato.
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