venerdì 25 dicembre 2015

Genesi


In occasione del Natale 2015 mi piace postare, sia sul blog che sulla mia pagina facebook, questa bellissima rappresentazione della genesi del mondo della quale però ho perso il riferimento del testo dal quale l’ho estrapolata. 
Con benefico d’inventario, penso che sia taoista o della Scuola della Realtà Completa o Ch'an [solo l’ultima considerazione (in verde) è mia].

1
All’inizio lo Shen riposava nel Nulla Assoluto. Il suo sonno durava da un’eternità. Poi, d’un tratto, nessuno sa perché, durante la notte fece un sogno, il suo primo sogno. In lui si gonfiò un immenso desiderio di qualcosa. 
E sognò la Luce. Questo fu il primo sogno, la primissima Via.
Per molto tempo la luce cercò il suo compimento, la sua estasi. 
Quando finalmente la trovò vide che era la trasparenza. E la trasparenza regnò.

2
Ma ecco che a sua volta, dopo aver esplorato tutti i giochi di colore che poteva immaginare, la trasparenza si riempì del desiderio di qualcos’altro. Fece a sua volta un sogno. Lei che era così leggera, sognò di essere pesante.
Allora apparve il sasso. E questo fu il secondo sogno, la seconda Via.
Per molto, molto tempo il sasso cercò il suo compimento, la sua estasi. Quando finalmente la trovò, vide che era il cristallo. E il cristallo regnò.

3
Ma, a sua volta, dopo aver esplorato i giochi luminosi delle sue innumerevoli composizioni geometriche cristalline, si riempì del desiderio di qualcosa che andasse oltre se stesso. A sua volta si mise a sognare. Lui che era così solenne, così regolare, così diritto, così duro, sognò la morbidezza, la tenerezza e la fragilità.
Allora apparve il fiore. E questo fu il terzo sogno, la terza Via. 
Ed il fiore regnò.

4
Per molto, molto tempo il fiore, questa sensuale meraviglia profumata, cercò il proprio compimento, la propria estasi. Anch’esso fece un sogno.
Sognò un albero. E l’albero regnò sul mondo. 
Ma sapete come sono gli alberi. Giocano tutto il giorno con il vento, la testa nelle nuvole e sognano in continuazione. A sua volta l’albero fece un sogno strano: lui che era così ancorato alla terra, sognò di percorrerla liberamente, follemente, di vagabondare attraverso essa.
Allora apparve il verme. E il verme regnò. E questo fu il quarto sogno, la quarta Via.

5
Per molto, molto tempo il verme cercò il suo compimento, la sua estasi. Nella sua ricerca assunse di volta in volta la forma del porcospino, dell’aquila, della tigre, del serpente. A lungo provò forme senza mai esserne soddisfatto. Poi, un bel giorno, improvvisamente, nel mezzo dell’Oceano, apparve un essere stranissimo, nel quale tutte le forme animali della Terra trovarono il loro compimento.
Era la balena. E la balena regnò. 
E tutto avrebbe potuto finire lì, perché era tutto molto bello. Ma la balena, questa montagna di carne e di musica, dopo aver cantato per lune e lune e aver esplorato tutti i mari a sua volta si riempì di un folle desiderio. Lei che viveva fusa nel mondo, sognò di staccarsene.
Allora, bruscamente, improvvisamente, apparve l’uomo.
Perché noi siamo il quinto sogno, la quinta Via, in marcia verso il quinto compimento, la quinta estasi.

6
Ma gli uomini, che cosa sognano gli uomini? Qual’è il loro “compimento”, la loro “estasi”? 
Gli esseri umani sognano di diventare dei Realizzati, questo è il loro sogno, l’ultima Via.

E noi siamo qui, su questo pianeta, in questa pelle, in questo quindicesimo Natale del Duemila, in questo momento, per fare in modo che il nostro sogno, il sogno di tutti gli uomini, diventi realtà.

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