Questa sera a Tao, Pino ha parlato del fondo del mare, della calma
che c’è sotto la superficie.
Mentre lui parlava io vedevo cose già
viste durante le vacanze estive, quando
infili la maschera e osservi il fondo
del mare dall’alto, dalla superficie, poi, piano
piano mi sono sentita sempre più leggera, mi sentivo immersa nell’acqua in completa armonia sospesa in quel liquido che a volte mi fa paura, fluttuare in un luogo
di pace e di quiete, di tempo rallentato e meraviglioso, di movimenti armoniosi e continui, di vita di cicli.
Riuscivo a vedere l’acqua dai colori cangianti, dal grigio all’azzurro al blu in trasparenza e in sospensione polvere d’argento, i raggi del sole che a volte guizzavano e davano luce a piccole dune di sabbia formate dal leggero movimento dell’acqua.
Le lunghe e sottili alghe che
seguivano il ritmo
della vita con movimenti sinuosi ed i pesci, di tante
forme colori e dimensioni che si muovevano
perfettamente a proprio agio in quell’ambiente, senza fare un movimento di troppo
e uno di meno.
Mi è piaciuta la descrizione che ha fatto
Pino del mare in burrasca di quanto può
essere infuriato in superficie, ma sul fondo tutto si
mantiene calmo, c’è
silenzio.
Quella sera sono uscita per tornare a casa con qualcosa in più.
Nei giorni successivi ripensandoci ho associato quelle sensazioni alla Terra dei Pensieri, al Cuore Vuoto all’intimo della persona, un luogo dove si può
attingere la calma e la tranquillità per provare ad essere se stessi e fare ciò che è giusto fare, anche se fuori c’è la tempesta, un luogo dove le emozioni e le sensazioni
si rimettono in equilibrio e possono scorrere e lasciare il cuore in armonia con tutto il resto.
Per diversi giorni mi sono tenuta nel cuore
queste immagini e queste sensazioni, sono servite per tranquillizzarmi ed essere in pace, anche solo per breve
tempo.
Tutte le
volte che ripenso al fondo del mare sto bene e sento di far parte di
questo immenso progetto.
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