Questo termine
viene comunemente utilizzato per indicare il tema generale dello studio della
Scuola della Realtà Completa. Questa
espressione è particolarmente significativa in quanto illustra il punto di
vista del taoismo della Realtà Completa secondo cui sia lo sviluppo mondano che
quello trascendentale sono importanti per la realizzazione della completezza
umana.
Infatti, nel taoismo della Realtà Completa, indica l’essenza e la vita,
definite come la mente e il corpo, lo spirito e l’energia. Realizzata mediante la sensazione interiore diretta, e non con
il pensiero discorsivo, i testi della Scuola della Realtà Completa utilizzano
spesso l’espressione “volgere l’attenzione per guardare all’interno” (opposto
al concetto “andare avanti guardando indietro).
Per riassumere, il
perseguimento della “scienza dell’essenza e della vita richiede l’integrazione
interna ed esterna dell’intero essere umano”. In altre parole, l’unificazione
interiore delle energie psicologiche e fisiche, e le loro facoltà di
espressione, combinata con l’unificazione esteriore dell’individuo con
l’ambiente circostante. Sia
l’armonizzazione interna che quella esterna sono considerate elementi
essenziali nella formazione di un canale attraverso cui possa scorrere un
flusso continuo di energia tra Cielo e Terra.
L’obiettivo del taoismo della Realtà
Completa è di fare diventare un “vero essere umano”, anziché un prodotto
inevitabile del caso socio-culturale, un essere pienamente consapevole, autonomo,
in grado di esercitare il proprio libero arbitrio e di percepire la realtà in
maniera diretta, senza l’impiego di strutture artificiali (preghiere e rituali:
“aggiungere catene ai ceppi”).
Il valore di testi come lo Wu Zhen Pian non risiede nel fatto che
rappresentano dall’inizio alla fine dei manuali per raggiungere l’illuminazione taoista, ma perché ci forniscono una base teorica per capire gli elementi di
una pratica nel contesto di un sistema di riferimento completo, in relazione a
possibilità specifiche.
Questo serve ad eliminare il fascino
esercitato dagli aspetti esteriori della pratica (il fiore del Tao), e a
focalizzare la nostra attenzione sui suoi effetti (il frutto del Tao),
permettendoci così di
giudicare un sistema in base a ciò che produce invece di giudicarlo in base a
ciò che sembra.
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