Love is not real, recita una
poesia di Joseph Kinser, non importa ciò che dici, love is not real.
L’amore non esiste recita una
canzone per radio, l’amore non esiste, è un cliché di situazioni.
Ma la foglia non lo sa e
aspetta il vento perché la scuota, perché il terreno gli appaia più vicino,
visto da nuove angolazioni. Persino l’universo, con la sua gravità, cospira in
favore della foglia perché il suo amore per il suolo possa, un giorno, essere
soddisfatto, divenire. Così, dopo mille incertezze, danze, tentennamenti, la
foglia arrossisce e cade giù, ondeggiando per raggiungere il suo amato. Se non
fosse per il peso del terreno, chissà, forse potrebbe persino accadere il
contrario, sarebbe lui a raggiungerla lì in alto, in cima al ramo. Non ha
pretese, la foglia, di cadere in un punto ben preciso, a lei basta toccare il suolo
dove capita e fermarsi e accarezzarlo, fino a che l’universo farà di lei di nuovo
il nulla, ma tra le braccia del suo amato. Il terreno aspetterà che lei rinasca,
ancora e ancora e poi di nuovo finché l’ultimo autunno arrossirà la foglia e
lei cadrà, per lui, danzando. Ma ecco un’ape, adesso un’ape si è poggiata sulla
foglia.
Love is not real, recita una
poesia di Joseph Kinser, non importa ciò che dici, love is not real.
L’amore non esiste, recita
una canzone per radio, l’amore non esiste, è un cliché di situazioni.
Ma l’ape non lo sa e corre e
briga tutto il giorno per la sua regina. Non le importa di non essere la sola o
di avere l’esclusiva, è un amore universale che la spinge e rassicura. E la
regina canta in sol diesis o la, canta un brano con il corpo, vibrando ad ali
ferme, perché l’ape sappia che senza il suo amore non può farcela, non può
vivere. All’ape basta quest’amore, per volare, lavorare, per amare questa vita
da semplice operaia, perché in fondo l’universo cospira in suo favore, le dà il
nettare dai fiori e un pungiglione come spada. Ma ecco un uomo, si avvicina
all’alveare; l’ape, per proteggere il suo amore, lo punge e muore.
Love is not real, recita una
poesia di Joseph Kinser, non importa ciò che dici, love is not real.
L’amore non esiste, recita
una canzone per radio, l’amore non esiste, è un cliché di situazioni.
Ma l’uomo non lo sa e si
lascia accarezzare da una donna che, avendolo visto soffrire per la puntura
dell’ape, proprio lì in mezzo al parco dall’altra parte della strada, si
avvicina e lo sostiene per vedere come sta. E’ una freccia incandescente,
quella donna per quell’uomo e s’infila in mezzo al cuore, tra le carni e
insieme al sangue. Così l’uomo si addormenta, come fece il vecchio Adamo,
perché è proprio chirurgia, la sua costola è la sua, quella donna è il suo fianco,
uno specchio il cui riflesso lo fa bello e innamorato. Quanti passi in mezzo ad
alberi di cedro, tra i ciliegi e le stradine e candele e fiori rossi, cioccolata
e baci dolci! Persino l’universo cospira in suo favore e dà all’uomo un passo
nuovo e talenti a lui nascosti; vecchi intenti si fanno nuovi, si trasformano le
cose, pure i suoni e le parole. Il fuoco ha il vento per andare più lontano e l’uomo
ha la donna come pure la terra ha l’acqua e il cielo ha il mare. L’amore è calamita
con due poli, e se si gira, non attira, ma respinge la materia. Vorrebbe l’uomo,
vorrebbe, non finisse mai l’amore, ma la donna se ne va e lui si accascia sotto
il peso della gravità che ritorna nei suoi piedi. L’uomo, dalla riva di un
fiume, addolorato, lancia un sasso.
Love is not real, recita una
poesia di Joseph Kinser, non importa ciò che dici, love is not real.
L’amore non esiste, recita
una canzone per radio, l’amore non esiste, è un cliché di situazioni.
Ma il sasso non lo sa e
rotola nel suo talamo nuziale, salta, inciampa e poi riprende la sua corsa
insieme al fiume, suo consorte. Lo accarezza, sposta e spinge, lo costringe a
stare fermo o a continuare la sua corsa, è il suo corpo, il fiume, la sua pelle
è il tutto e l’ora. Persino l’universo cospira in suo favore e lo fa lucente in
mezzo all’acqua e triste e asciutto fuori o altrove. Il sasso è pieno e soddisfatto
nel suo fiume, non gli importa quale corso potrà prendere il suo amore,
inciamperà con lui e seguirà il suo moto, non inerme, ma svelto e fiero. L’amore
non ha angoli, né rette è come il sasso, si accontenta delle curve casuali, perché
sa che niente è giusto veramente nella sua assurda geometria, né dritto è il
procedere del fiume. Ma l’inverno arriva già, col vento e il gelo e il fiume
vira all’improvviso sopra un masso e scende giù per la pendenza, così il sasso
balza fuori dal suo letto e si scolora, triste e asciutto. Un bimbo passeggia
sulla riva del fiume, in cerca di tesori, vetri tondi e sassi rosa. Prende il
sasso e se lo mette soddisfatto in mezzo al palmo.
Love is not real recita, una
poesia di Joseph Kinser, non importa ciò che dici, love is not real.
L’amore non esiste, recita
una canzone per radio, l’amore non esiste, è un cliché di situazioni.
Ma il bimbo non lo sa e
guarda fiero il suo bottino. Che scoperta ha fatto il bimbo il pomeriggio in
riva al fiume, quante forme differenti, pesi e bei colori hanno i sassi e i
vecchi pezzi di bottiglia! Non importa affatto al bimbo se si vende oppure ha
un prezzo, a lui importa che quel sasso in riva al fiume ha visto lui e lui l’
ha visto. Forse voi non ricordate, ma l’amore di un bambino per qualcosa è sempre
ricambiato; il bimbo sa dov’è il valore e se cercarlo sopra un prato o in mezzo
al mare, o in riva a un fiume. Quando è a casa il bimbo osserva, nel barattolo
sul mobile il suo sasso, ed è così prezioso che gli augura buongiorno e gli dà
la buonanotte. Ma il sasso, lontano dal suo fiume, scolorisce sempre più,
diventa opaco. Persino l’universo lo capisce insieme al bimbo e gli dona occhi
per vedere, un cuore grande per agire e gambe svelte per tornare in riva al
fiume. Il bimbo arriva, ascolta l’acqua, ne segue il moto con lo sguardo, fino
a dove può, fino in fondo; poi accarezza il sasso, lo rincuora e lo abbandona
in mezzo all’acqua, con fiducia e un bene immenso. Così il sasso si colora, la
sua pelle torna splendida e brillante, il cielo è calmo e l’acqua scorre. L’amore
è reale, pensa il bimbo, non importa ciò che dici, l’amore è reale.
Quel bimbo oggi è grande e ha
voluto raccontare la storia del suo sasso, che è partita da una foglia innamorata,
che ha incontrato un’ape innamorata, che ha punto un uomo innamorato, che ha
trovato un sasso innamorato che è finito tra le mani di un bimbo innamorato che
l’ha ridato al fiume.
L’amore è così, ritorna
sempre a chi lo ama ed è reale, come un sasso in mezzo a un fiume.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.