“... l’Uomo Reale, sebbene abbia in sé il meraviglioso,
porta benevolmente a
compimento i suoi compiti quotidiani...”.
Huainanzi
Curiamo il corpo, per
meglio dire il corpo esteriore, dedicandogli tempo e denaro. Teniamo in
esercizio la mente, ora più che mai, la facciamo lavorare oltre ogni dire,
analizzando ogni momento della nostra vita e di quella altrui, come se la
passassimo sotto uno scanner.
L’Anima no, rimane una
specie di tabù, sconosciuto e misconosciuto. Qualcuno nega persino che essa
esista, ma dove hanno sede allora i sentimenti più profondi, il senso di
comunione con il mondo intero che ci coglie a volte in certi momenti
privilegiati?
C’è un momento che io
preferisco durante la giornata, un momento in cui ho visto nascere e morire le
persone a me più care. E’ il momento dell’alba, quando la luce si affaccia
all’orizzonte e i colori sono ancora mescolati, ma si preparano a dividersi nel
rosa del cielo, lo scuro dei profili degli alberi, il giallo del sole. E’ il
momento in cui l’Anima si svela come se anch’essa si differenziasse dalle
tenebre e io sono lì, a cercare di coglierla.
I colori dell’Anima ci sono
donati nel momento della nascita, ma tocca a noi coltivarli, farli brillare,
diffonderli intorno a noi. E’ questo il compito più alto che ci è stato dato,
indipendentemente dalla religione che pratichiamo o dalla scelta di non
praticarne alcuna.
La spiritualità è innata
nell’Uomo ed è solo esplorandola che esso può raggiungere uno stato di
benessere che null’altro gli può procurare.
Strumenti ne sono il
sorriso e l’atteggiamento aperto e sereno. Essi non devono essere la
conseguenza, ma la causa della tua felicità.
“Non sorridere solo quando la vita ti arride, ma sorridi per
far sì che la vita ti arrida”
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