E’ la bellezza interiore che ci dà grazia, una squisita gentilezza nella
forma e nel movimento esteriore.
Ogni parola che utilizziamo è come
un’àncora: si tira dietro immagini e sensazioni, associate ai condizionamenti
culturali e del nostro passato. Alcune di queste parole hanno un impatto molto
profondo su di noi. Ogni volta che le utilizziamo o le sentiamo pronunciare, si
genera in noi un’esperienza interiore sufficientemente forte da attirare gran
parte della nostra attenzione.
Sono come filtri che si frappongono
tra noi e la realtà, cancellandola o deformandola. Sono parole ipnotiche: ci
riportano nel passato, impedendoci di vivere nel qui e ora. Amore e bellezza
sono parole ipnotiche, che pronunciamo in continuazione. Il significato che ad
esse comunemente attribuiamo ci allontana dalla realtà.
La visione duale alla quale siamo
stati educati, corrompe la nostra percezione della realtà. Il linguaggio che adoperiamo ci fa sentire
fragili monadi approdate su un pianeta frammentato, in perenne conflitto. Per
recuperare il senso di unità e armonia, depuriamo le parole dalla corruzione.
Krisnamurti è un maestro nel far
riflettere sul significato delle parole ipnotiche, guidandoci attraverso le sue
domande a riscoprire il loro valore autentico. La verità ci rende liberi. E la
scoperta della verità inizia quando cominciamo a utilizzare le parole in modo
non corrotto.
Questo campo verde con i fiori
giallo senape attraversato da un ruscello, è molto bello. Era il poster che
avevo nello studio di via Trento. Quando lo osservavo e vedevo la sua
straordinaria bellezza e tranquillità mi domandavo che cosa fosse la bellezza.
C’è una reazione immediata a ciò che è bello e anche a ciò che è brutto, ossia
la risposta del piacere o del dolore, e noi mettiamo quel sentimento in parole
dicendo: “Questo è bello” oppure “Questo è brutto”. Ma quello che importa non è
il piacere o il dolore; piuttosto è l’essere in comunione con ogni cosa, è la
sensibilità sia al brutto che al bello.
Allora, che cos’è la bellezza?
Questa è una delle domande
fondamentali; non è una domanda superficiale, quindi non accantonatela subito.
Capire che cos’è la bellezza, avere quel sentimento del bene che inizia quando
la mente e il cuore sono in comunione con qualcosa di bello, senza nessun
impaccio e in modo da sentirsi completamente a proprio agio: sicuramente ciò ha
un gran significato per la vita e se non conosciamo queste reazioni alla
bellezza, le nostre vite saranno completamente superficiali. Si può essere
circondati da grande bellezza, dalle montagne, dai campi, dai fiumi, ma se non
si è vitali difronte a tutto ciò, è proprio come se si fosse morti.
Facciamoci soltanto questa domanda:
che cos’è la bellezza?
Pulizia, ordine nei vestiti, un bel
sorriso, un gesto aggraziato, il ritmo della camminata, un fiore nei capelli,
buone maniere, chiarezza nel parlare, sollecitudine, essere ben considerati
dagli altri, puntualità…
Tutto ciò fa parte della bellezza;
ma questa è solo la superficie.
Ed è tutto riguardo alla bellezza o
c’è qualcosa di molto più profondo?
C’è la bellezza della forma, la
bellezza del disegno, la bellezza della vita.
Avete mai osservato la bella forma
di un albero quando il suo fogliame è rigoglioso, o la straordinaria
delicatezza di un albero spoglio che si staglia contro il cielo?
Simili cose sono belle da
contemplare. Ma sono tutte espressioni superficiali di qualcosa di molto più
profondo.
Allora che cos’è ciò che chiamiamo
bellezza?
Potete avere un bel viso, belle
fattezze, potete vestirvi con buon gusto e avere maniere raffinate, potete
dipingere bene o scrivere sulla bellezza del paesaggio, ma senza quel sentimento
interiore del bene tutti gli annessi e connessi della bellezza conducono a una
vita molto superficiale e sofisticata, a una vita senza gran significato.
Perciò dobbiamo scoprire che cos’è
realmente la bellezza.
Non sto dicendo che dovremmo evitare
le espressioni esteriori della bellezza. Tutti dobbiamo avere buone maniere,
essere puliti e vestire con gusto, senza ostentazione, dobbiamo essere
puntuali, chiari nel nostro parlare e tutto il resto. Questi elementi sono
necessari e creano una piacevole atmosfera, ma in se stessi non hanno grande
significato.
E’ la bellezza interiore che ci dà grazia. (continua)
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