La grande Virtù quale si
manifesta
E’ solo
l’esteriorizzazione del Principio
Ma la sostanza del
Principio
E’ indifferenziata e
inafferrabile.
Indifferenziata e
inafferrabile
Essa contiene le
possibilità seminali degli esseri,
Misterioso e
incomprensibile
Esso contiene le
esistenze,
Profondo e nascosto
Esso contiene le essenze,
Come tale è la grande
Realtà,
La sede sicura.
Dall’origine sino al
presente
Non muta il suo Nome
Da lei procede il
principio animatore.
Quale è il fondamento di tale conoscenza?
Questo.
Lao-zi ci riporta
al primissimo capitolo: vivere
il mistero. In questo ventunesimo capitolo (2+1=3) non solo ci dice che
dobbiamo diventare consapevoli della natura inafferrabile del Tao (il capitolo 2 ci parla degli opposti
dialettici), ma che solo noi possiamo
con la consapevolezza diventare testimoni di un Principio che non può essere
definito, né sperimentato con i sensi.
Perché la Virtù del Tao è incomprensibile alla mente razionale
dell’uomo. Essa si
manifesta nella spontaneità e semplicità della Natura e, seppure inafferrabile
visivamente, tattilmente e uditivamente è la forza primigenia che ha dato vita
a tutte le cose, animate e inanimate dell’universo.
Ed è attraverso il mondo
del creato, il mondo del visibile, del toccabile, dell’udibile che noi entriamo
in contatto con la realtà dell’energia creatrice.
Purtroppo però noi
continuiamo a scambiare il mondo del percepibile come la realtà assoluta, senza
essere consapevoli che, oltre ad essa, esiste una realtà che non si può
realmente percepire, ma che si può intuire con lo Shen di Xin: lo Shen della
Mente e del Cuore.
58) Adattarsi alle vicissitudini
Quando il governo è semplice
Il popolo abbonda di virtù;
Quando il governo dimostra zelo eccessivo
Il popolo manca di virtù.
Al male può seguire il
bene
Al bene può seguire il
male.
Come fissare il limite
raggiunto
In questo moto continuo
di conversione?
Andar dritto: ma il
dritto trapassa nel curvo
Il buono nel cattivo.
Eterna cecità degli
uomini!
Perciò: l’Uomo Reale è un quadrato senza angoli
E’ un angolo senza vertice
Dritto ma non rigido
Chiaro ma non abbagliante.
Il nostro mondo è detto
anche «il mondo del cambiamento». Lo possiamo riscontrare nella nostra vita, che è sempre in via
di trasformazione, anche quando vorremo che tutto restasse stabile e
prevedibile. Ciononostante, tutte le cose sul nostro pianeta sono in costante
movimento.
La cinquantottesima
tavoletta sottolinea che c’è
un altro modo di vedere il mondo, uno che praticamente garantisce che possiamo
rimanere sereni di fronte alla buona o alla cattiva sorte. Invece di notare
solo il costante mutamento della struttura energetica del mondo materiale,
questo capitolo vi invita a concentrarvi sul Tao immutabile.
Probabilmente
desidereremmo che quanto ci circonda sia permanente, fermo, affidabile, sicuro
e prevedibile. Tuttavia, la realtà ribadisce inequivocabilmente che dobbiamo
tenere conto dell’imprevedibilità, che è sempre presente in ogni esperienza che
viviamo. Dopotutto, anche il paesaggio che ci circonda non è affatto stabile:
le catene montuose vanno su e giù tra le valli; gli alberi sovrastano i cespugli; i cumuli di nubi a volte sono
minacciosamente neri e a volte bianchi e morbidi. In ogni giornata di perfetto
sole si nasconde un acquazzone e dentro ogni temporale c’è una siccità che
aspetta il suo turno.
Le fluttuazioni e
gli eventi inaspettati sono la norma in natura; le colline e le valli sono la
via delle diecimila creature.
Dobbiamo modificare il modo di vedere le sommità
e le valli di tutta la vostra vita, abbracciando
un atteggiamento che ci permetta di scoprire ciò che si nasconde in entrambi i
tipi di esperienze, cominciando a vedere l’insieme, piuttosto che la buona o la
cattiva sorte; guardare agli opposti come parti dell’unità, invece che come
sorprese che portano scompiglio.
In un mondo di
pura unità taoista non esistono la buona e la cattiva sorte; sono indivisibili.
Ciò che oggi chiamiamo «cattiva» sorte ha la sorte «buona» pronta a fare
capolino, perché ne costituisce l’altra metà, come lo Yin-Yang.
Lo wu-wei del Tao, ulteriormente espresso nella tavoletta
58, applicato al governo rende
il popolo ricco della consapevolezza di se stesso e delle sue attitudini
naturali (derivate dalla Te, la Virtù del Tao).
Ma, ormai da
millenni, i governi hanno imposto leggi e regolamenti sempre più complessi e il
popolo ha cominciato a scambiare questi ultimi per la Virtù del Tao.
Ma, nonostante i Maestri,
la luce della vera consapevolezza si è spenta per la maggior parte delle
persone
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