lunedì 19 settembre 2016

Lezione Tao 10 settembre 2016

Il mese abbondante di vacanze è finito: si ricomincia a lavorare! Questo vale anche per il mio blog.

     Le origini del Tao

  Le origini del Tao:

         Il Tao (letteralmente la Via o il Sentiero) è uno dei principali concetti della storia del pensiero cinese. Si tratta di un termine di difficile traduzione, inizialmente volutamente concepito come una potenza inesauribile che sfugge a qualunque tentativo di definizione. Si può partire dal fatto che il carattere cinese, la cui parte inferiore è il radicale cinese "piede", esprime innanzitutto il concetto di un movimento, un flusso. Per questo motivo si può tentare di definire il Tao come l'eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre in perenne movimento attraverso tutta la materia dell'Universo. In ambito occidentale viene talvolta tradotto anche come il Principio. Nella filosofia tradizionale cinese, il Tao è l'Universo stesso: quell'eterno, inesauribile "divenire", costantemente in movimento. Tenendo presenti questi riferimenti, volendolo definire con una parola, il Tao "è".
 Nel contesto della storia del pensiero cinese, il concetto di Tao acquisisce grande importanza in seno alla tradizione taoista, salvo poi estendere la sua influenza a tutto il panorama filosofico e speculativo cinese, fino a venire integrato, riassorbito e reinterpretato da una molteplicità di scuole di pensiero, ivi inclusa quella confuciana. Nel corso dei secoli a venire, questa influenza si estenderà a molte altre delle cosiddette filosofie e scuole di pensiero orientali.
Il mondo interiore taoista
Il mondo visibile è un'emanazione del Tao. Agli inizi, lo Yin e lo Yang erano uniti l'uno all'altro nel Tao e formavano un respiro indifferenziato detto "respiro primordiale" (yuanqi).
Quando si separarono diedero vita al Cielo e alla Terra, e la miscela di questi ultimi diede origine agli uomini e a ogni altra creatura. Siamo perciò fatti di Yin e di Yang, che sono "respiri celesti e terrestri”. La nostra anima superiore (Hun), in particolare, è celeste e quella inferiore (Po) è terrestre.
Il cosmo, poi, è composto da cinque settori spazio-temporali (wu-fang): i quattro punti cardinali corrispondenti alle quattro stagioni (sishi) e il centro. Questi, simboleggiati da colori, corrispondono sulla terra ai "Cinque Elementi" (wuxing) e nell'uomo ai "Cinque visceri" (wuzang li).
Ogni viscere è nutrito dal suo elemento corrispondente nella debita stagione. Tutto ciò costituisce una sorta di codice che permette l'adattamento della vita del microcosmo al macrocosmo. Il fine era scegliere le sostanze più appropriate del mondo esterno per nutrire i visceri; inoltre, era necessario assicurare una idonea circolazione dei principi vitali all'interno del corpo evitando ostruzioni, che sono la principale causa di infermità.
Ecco i principi generali di corrispondenza tra microcosmo (il genere umano) e macrocosmo; corrispondenza che è tuttavia resa più concreta da un'autentica strutturazione dell'interiorità della persona, secondo una combinazione di centri e di canali. I centri sono punti di concentrazione, i canali le condutture attraverso le quali circola il respiro vitale, Qi.
(continua)

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