Le origini del Tao
Le origini del Tao:
Il Tao (letteralmente
la Via o il Sentiero) è uno dei principali concetti della storia del pensiero cinese. Si tratta
di un termine di difficile traduzione, inizialmente
volutamente concepito come una potenza inesauribile che sfugge a qualunque
tentativo di definizione. Si può partire dal fatto che il carattere cinese, la cui
parte inferiore è il radicale
cinese "piede", esprime innanzitutto il
concetto di un movimento, un flusso. Per questo motivo si può tentare di
definire il Tao come l'eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre in
perenne movimento attraverso tutta la materia dell'Universo. In ambito
occidentale viene talvolta tradotto anche come il Principio. Nella filosofia tradizionale cinese, il Tao è l'Universo stesso: quell'eterno,
inesauribile "divenire", costantemente in movimento. Tenendo presenti
questi riferimenti, volendolo definire con una parola, il Tao "è".
Nel contesto della storia del pensiero
cinese, il concetto di Tao acquisisce grande importanza in seno alla tradizione
taoista, salvo poi estendere la sua
influenza a tutto il panorama filosofico e speculativo cinese, fino a venire
integrato, riassorbito e reinterpretato da una molteplicità di scuole di
pensiero, ivi inclusa quella confuciana. Nel corso
dei secoli a venire, questa influenza si estenderà a molte altre delle
cosiddette filosofie e
scuole di pensiero orientali.
Il mondo interiore taoista
Il mondo visibile è un'emanazione
del Tao. Agli inizi, lo Yin e lo Yang erano uniti l'uno all'altro nel Tao e
formavano un respiro indifferenziato detto "respiro primordiale" (yuanqi).
Quando si separarono
diedero vita al Cielo e alla Terra, e la miscela di questi ultimi diede origine
agli uomini e a ogni altra creatura. Siamo perciò fatti di Yin e di Yang, che
sono "respiri celesti e terrestri”. La nostra anima superiore (Hun), in
particolare, è celeste e quella inferiore (Po) è terrestre.
Il cosmo, poi, è composto
da cinque settori spazio-temporali (wu-fang): i
quattro punti cardinali corrispondenti alle quattro stagioni (sishi) e il centro. Questi, simboleggiati da colori, corrispondono
sulla terra ai "Cinque Elementi" (wuxing) e nell'uomo ai "Cinque visceri" (wuzang li).
Ogni viscere è nutrito dal
suo elemento corrispondente nella debita stagione. Tutto ciò costituisce una
sorta di codice che permette l'adattamento della vita del microcosmo al
macrocosmo. Il fine era scegliere le sostanze più appropriate del mondo esterno
per nutrire i visceri; inoltre, era necessario assicurare una idonea
circolazione dei principi vitali all'interno del corpo evitando ostruzioni, che
sono la principale causa di infermità.
Ecco i principi generali di
corrispondenza tra microcosmo (il genere umano) e macrocosmo; corrispondenza
che è tuttavia resa più concreta da un'autentica strutturazione
dell'interiorità della persona, secondo una combinazione di centri e di canali.
I centri sono punti di concentrazione, i canali le condutture attraverso le
quali circola il respiro vitale, Qi.
(continua)
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