Il ‘kuei’ (mitico animale con una gamba sola) invidia il millepiedi; il millepiedi invidia il serpente; il serpente invidia il vento; il vento invidia l’occhio; l’occhio invidia il cervello.
Disse il kuei al millepiedi:
«Io salto su una gamba sola, ma non riesco a muovermi molto facilmente. E tu, come fai a manovrare tutte quelle gambe?».
«Non le manovro affatto» ribattè il millepiedi «Non hai mai visto la saliva? Quando uno sputa le gocce più grosse sono simili a perle, le piccole simili a nebbia; cadono a caso, innumerevoli. Il mio naturale meccanismo si muove nello stesso modo, senza che io sappia come faccio».
Il millepiedi disse al serpente:
«Con tutte le mie gambe, non mi muovo così svelto come te che non ne hai. Come va questo fatto?»
«Il naturale meccanismo di ciascuno» rispose il serpente «non è cosa che si possa cambiare. Che bisogno avrei di gambe?».
Il serpente disse al vento: «Io me ne vado in qua e in là dimenando la mia spina dorsale come se avessi le gambe. Tu sembri senza forma, eppure giungi strepitoso dal Mare Settentrionale e ti precipiti verso il Mare Meridionale. Come fai?»
«E’ vero» ammise il vento «che strepito come dici tu. Ma chiunque mi contrasta con un piede o un dito riesce a superarmi. Queste sono le mie sconfitte! D’altra parte, io posso strappare grandi alberi ed abbattere grandi case, e solo a me è dato tale potere. Queste sono le mie vittorie! Così, nonostante moltissime piccole sconfitte, posso conquistare una grande vittoria. E vincere una grande vittoria è dato solo a i saggi».
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