venerdì 12 dicembre 2014

Tavola 54 del Daodejing: “Sviluppare la Visione” postato da Rita Caprioglio


Dall’incontro di Alchimia Spirituale di martedì 2 dicembre 2014 di Pino Ferroni, dalla Tavola 54 del Daodejing: “Sviluppare la Visione”
I daoisti non hanno mai voluto occuparsi di essere ministri o governatori, proprio per non dover agire in un modo corrotto di governare. Questo non ha forse aiutato la società di allora a cambiare, ma nessuno è perfetto, nemmeno gli antichi e moderni Maestri daoisti. 
In compenso essi pagarono un prezzo elevato per conservare la loro indipendenza e purezza d’intenti. 
Non penso che mai un modo di vivere e di essere come quello daoista, agreste, armonizzato con la Natura e con le energie del Cielo, sia mai stato così ferocemente perseguitato dal potere ufficiale. 
Però essi non si piegarono mai, perché hanno sempre considerato l’Alchimia Spirituale e il loro benessere psicofisico superiore a qualsiasi lusinga o persecuzione.
Però oggi, davanti al dilagare delle guerre, delle violenze private, del terrorismo, delle droghe, dell’inquinamento, ecc. non possiamo più fare come i daoisti antichi e dobbiamo cominciare a prenderci delle responsabilità se vogliamo fare qualcosa per questo nostro povero pianeta, per noi e per le generazioni che verranno. 
Bisogna sviluppare un progetto per la Terra, e convincerci che siamo perfettamente in grado di dare il nostro contributo a questo progetto, grandioso o piccolo che sia. 
Dobbiamo cominciare ad abbandonare l’aggressività, l’odio, le lamentele perché il cambiamento può iniziare solo da noi. 
Concepire un mondo senza odio, senza mancanza di rispetto o violenza, dove l’ambiente venga rispettato e salvaguardato e dove la fame, l’abuso sui minori, le armi di tutti i tipi, o qualsiasi altra situazione dannosa o avvilente siano scomparsi non è utopia. 
E’ iniziare a mandare nell’etere, nel ‘campo’ di questo nostro pianeta, energie positive che comincino a rischiarare questa profonda notte dell’umanità. 
La notte non si rischiara con luci violente 
ma con la tenera luce della Luna 
che simboleggia quella fiaccola 
che ognuno di noi deve accendere nel suo cuore 
per illuminare la Via del Ritorno

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