Tra le quattro stagioni qual’ è
maggiormente Yin e quale maggiormente Yang?
Risposta: la primavera è più Yang
dell’estate.
Ma come? Io avevo risposto
convinta che il massimo della Yang è l’estate…
Rita ci ha riproposto la domanda
durante la sua ultima lezione di energetica cinese e ascoltando la sua spiegazione ho fatto
alcune riflessioni che ora proverò a
mettere per iscritto.
Ascolto la lezione, leggo e
rileggo e tutto mi appare chiaro, lo sento risuonare in me, la testa annuisce e
mi sembra un discorso chiaro e intuibile, naturale, di più, mi sembra l’unico
possibile.
Cerco dentro di me e mi accorgo
dell’infinità di esempi e manifestazioni che ciò che ascolto rievoca in me, ma
certo Yin e Yang, terra e cielo, femminile e maschile, accoglienza e
aggressività, esplorazione del mondo interno ed esplorazione del mondo esterno…
ecco di cosa parliamo quando affermiamo che lo Yin e lo Yang coesistono
costantemente, in ogni parte del mondo, in ogni luogo o manifestazione della
natura, in ognuno di noi, in ogni nostra azione in ogni nostro sentire, in ogni
nostra cellula…
Durante il mio percorso
personale, con la mia operatrice Maria Grazia, mi è capitato di affrontare
questo tema che proverò ora a definire: da quando faccio il Bioenergetic-shen Treatment® mi è capitato di avvertire in alcune occasioni quel momento di
folgorante illuminazione in cui tutto appare chiaro, naturale e concatenato, mi
viene da pensare che sia questa la visione d’insieme di cui parla Pino, quella
capacità di intuizione e di collegamento che ci fa essere parte di un intero e
ci permette di portare ovunque quello che impariamo e di cui facciamo
esperienza qui all’Ego Center. Allora ecco che sentire parlare della maggior
potenza dello Yang nella primavera anziché nell’estate mi ha fatto riflettere
sulla lezione di Patrizia ascoltata poco prima. Si parlava della coppia e di
come la riproduzione sessuata dove i due gameti ovulo e spermatozoo
interagiscano e si fondono per dare origine a una nuova vita, portasse in sé un
maggior potenziale rispetto a quella asessuata in quanto due esseri diversi
attraverso una mescolanza cromosomica (Yin-Yang) danno origine a un nuovo
essere unico e irripetibile .
Questo, diceva Patrizia, introduce
la variabilità che diviene un valore aggiunto (potenziale direi io in chiave
energetica) per la sopravvivenza della specie.
Nel trigramma di primavera una
componente Yin nutre e dà capacità di trasformazione profonda alla componente
Yang (Yang Ming di primavera: Yin e Yang in equilibrio dinamico) che può così
portare a compimento il suo massimo sviluppo creativo di azione, forza e
potenza nel trigramma dell’estate (Shao Yang). Ma non è forse ciò che accade
nella coppia quando per poter dare origine ad un rapporto d’amore, o ancora di
più ad una nuova vita, occorre che la componente femminile e maschile
coesistano e dialoghino fra loro costantemente? Per questo il massimo della
forza la si trova quando ancora nel trigramma sono presenti entrambe le energie
e non quando il trigramma diventa composto solo dalle tre linee continue Yang.
Solo l’ascolto del punto di vista
dell’altro e la percezione ed espressione dell’altro in noi permette la
fecondità della coppia ma anche dell’agire quotidiano, permette cioè quel
passaggio di cui ci ha parlato Patrizia nel Corso "Dall’io
al noi".
Spero di essere stata quanto più
possibile chiara ed esaustiva.
Con tanta ammirazione e
riconoscenza per il tuo costante e continuo intrecciare il tuo lavoro a quello
di Pino e degli altri conduttori, ti auguro una splendida settimana!
Elena