Dall’Esserci all’Essere con gli altri:
Attenzione, Ascolto e Accoglienza
L’atteggiamento
che noi abbiamo verso noi stessi, condiziona il modo in cui entriamo in
relazione con tutto ciò che ci circonda. Oggi è d’importanza vitale imparare
alcuni strumenti per ritrovare lo stato d’animo del piacersi, star bene con il
nostro corpo e coltivare una mente serena e creativa.
Sia in piedi che seduto, una spina dorsale eretta induce
atteggiamenti mentali positivi.
Una spina dorsale piegata, invece, è compagna naturale della
negatività e dello scoraggiamento. Vi propongo un’esperienza pratica:
Mentre state diritti in piedi ascoltate i vostri
piedi e la terra su cui essi poggiano. Lasciatevi respirare in modo naturale.
Inspirate dal naso ed espirate dalla bocca, che rimane leggermente socchiusa in
modo da rilasciare la muscolatura del volto. Sentite il peso del vostro corpo
che rilassato si scarica a terra attraverso i piedi. Grazie allo spazio che
essi occupano potete “stare in piedi” ed è grazie a tutto lo spazio che i
vostri piedi non occupano, che potete muovervi su questa Terra. Sentite un filo
che corre lungo la colonna, dalla base all’apice della testa e lasciatevi
allungare verso il cielo. Sentite il petto in fuori, le spalle rilassate e tenete
lo sguardo sfocato rivolto verso la linea dell’orizzonte con naturalezza, come
se ciò che vi interessa si trovi in quello spazio … là dove finisce la terra e
inizia il cielo.
Prendendo l’abitudine di mantenere il corpo eretto si
acquisisce un atteggiamento positivo nella vita: ma spesso le tensioni del
corpo ci obbligano in posizioni scorrette per non percepire il dolore e presto
quelle parti contratte sono rimosse alla coscienza e non ci rendiamo conto
dello squilibrio psicofisico.
Dalla tradizione taoista è giunta a noi una conoscenza antica
di alcuni semplici movimenti terapeutici per sciogliere dolcemente le tensioni
del corpo quali il Qi Gong, lo Yoga, I cinque tibetani, e la meno nota
ginnastica denominata “Draghi dell’equilibrio e della potenza”: una pratica
dolce che permette di raggiungere lo stato di vigore fisico attraverso il
drenaggio delle tossine e il massaggio degli organi interni, il miglioramento
della coordinazione e della postura. Ma questa sapienza ci arriva anche dalla
nostra tradizione occidentale attraverso varie tecniche di rilassamento sensoriale
guidato, utili ad allenare
l’attenzione ad ascoltare e percepire le reali sensazioni e le nostre emozioni.
Il
semplice fatto di prenderci lo spazio quotidiano di soli quindici minuti per l’ascolto
di Sé attraverso discipline olistiche, non solo migliora la qualità del ciclo
veglia-sonno ed elimina l’ansia, ma crea lo spazio vitale di riflessione e
consapevolezza che rafforza l’autostima e ci chiarisce ogni giorno i nostri
bisogni e obiettivi.
Inoltre
un atteggiamento di ascolto di sé può diventare uno splendido strumento per
relazionarci con gli altri, nella vita quotidiana e lavorativa. Impariamo ad
ascoltare a più livelli, sospendendo la mente giudicante per comprendere
veramente l’interlocutore: si crea così quel clima di condivisione in cui ci si
può esprimere senza la paura di essere etichettati o rifiutati.
Pensiamo
quanto questo cambiamento possa migliorare i nostri rapporti nella vita. Saper
comunicare non solo il contenuto pratico dei nostri pensieri ma anche le
emozioni nella relazione con l’altro, vuol dire apprendere una modalità, un
veicolo di espressione che va oltre la capacità verbale per ancorarsi alla
comunicazione sottile e istintiva del corpo. Per fare ciò occorre calare le
maschere del ruolo e accedere alla nostra umanità: ciò rende qualsiasi
richiesta o risposta molto più semplice e fluida perché noi siamo presenti a
noi stessi e, con la mente lucida al momento che stiamo vivendo, diamo libero
accesso alla fonte dello Shen.
Da
“Energetica Cinese” di Pino Ferroni: “Lo Shen è la
sostanza-emozione-energia più potente che esista, è il soffio che alberga in
ogni essere umano, che dà un preciso senso alle sue azioni e traguardo alla sua
vita, che sovrintende e coordina le altre energie psichiche. Purtroppo, oggi,
lo Shen è l’energia che subisce la maggior castrazione dal contesto sociale in
cui viviamo, dall’educazione basata sul senso di colpa e dall’atteggiamento
negativo della nostra mente che ci fa sentire alienati dalla natura e separati
dagli altri. E’ facile a questo punto comprendere quanto sia importante tendere
costantemente al proprio equilibrio psicofisico, affinché lo Shen diventi forte
per essere protagonisti della vita ed entrare
nel processo di creatività”.
Essere
creativi nella risoluzione dei conflitti significa cogliere qualsiasi
difficoltà o problema come un’opportunità di crescita e una sfida per superare
i nostri limiti: affrontare un problema in gruppo significa prima di tutto vedere
l’altro come una parte di sé, vedere la realtà in tutte le sue prospettive e
cogliere la via risolutiva pratica che porta però con sé anche un valore
aggiunto alla qualità della relazione per tutti i membri.
Un
percorso di crescita che attiva questa consapevolezza è l’apprendimento del Biomassaggio
Energetico: esso rappresenta una forma di
comunicazione non verbale che permette di entrare in ascolto profondo di
sé e degli altri, del proprio mondo energetico ed emozionale, di aumentare la
nostra sicurezza interiore, di riconoscere il nostro valore rispecchiandoci nel
valore degli altri.
Oggi
più che mai, occorre essere consapevoli che solo vivendo la connessione e l’interdipendenza
con tutto ciò che ci circonda, possiamo crescere insieme, condividendo percorsi
che s’intrecciano e arricchiscono l’Umanità e un giorno arrivare …là dove
finisce la terra e inizia il cielo.
Dalla lingua africana
bantu UBUNTU
"Io sono ciò che
sono in virtù di ciò che tutti siamo"