lunedì 27 giugno 2016

Dal mio libro “I Tredici Demoni”: definizione di Vuoto e di Campo


La teoria del campo gravitazionale di Einstein e la ‘Teoria del Campo’ di Kurt Lewin mostrano entrambe che le particelle non possono essere separate dallo spazio che le circonda. Nella Teoria del Campo, il Campo è visto come la base di tutte le particelle e delle loro interazioni reciproche: 
«II Campo esiste sempre e dappertutto. Esso è il veicolo di tutti i fenomeni materiali. E’ il ‘vuoto’ (Wuji) dal quale il protone (lo Shen) crea i mesoni (il Molteplice). L’esistere e il dissolversi delle particelle sono semplicemente forme di moto del Campo».
Da ciò si deduce che il vuoto è ben lungi dall’essere vuoto, ma, al contrario, esso contiene un numero illimitato di particelle che vengono generate e scompaiono in un processo senza fine. In questo aspetto della fisica moderna c’è dunque la più stretta corrispondenza con il Vuoto del misticismo orientale. 
Analogamente al Vuoto dei mistici orientali (Wuji), il «vuoto fisico» non è uno stato di semplice non-essere, ma contiene la potenzialità di tutte le forme del mondo delle particelle. Queste forme, a loro volta, non sono entità fisiche indipendenti, ma soltanto manifestazioni transitorie del Vuoto soggiacente ad esse. 
Come dice Lao-zi: «... La forma è vuoto e il vuoto, in realtà, è forma».
I risultati della fisica moderna sembrano quindi confermare le parole del saggio cinese Zhuang-zi:
«Quando si conosce che il Grande Vuoto è pieno di Qi, si comprende che non esistono cose quali il non-essere».
Confucio, nelle sue dissertazioni sulla famiglia e sul governo dello Stato dà, forse senza saperlo, una perfetta definizione di “Campo”, che potrei così riassumere: se la famiglia segue le regole del Tao, il padre è severo, ma giusto, i figli maschi rispettano l’autorità del padre, la moglie è fedele, dedita alla casa e all’educazione delle figlie, tutti rispettano e onorano gli avi, allora, se così sarà anche per la totalità delle famiglie di quello Stato, il Principe sarà saggio e giusto e rispetterà il Ming, il Mandato del Cielo. Se invece l’ordine delle famiglie è alterato, così sarà anche per l’armonia dello Stato e il Principe sarà corrotto e violento e violerà il Ming. Lo stesso vale per l’inverso. Se un Principe usurperà il trono e guiderà il suo popolo senza Ming, sarà feroce e ingiusto, tutti gli equilibri dello Stato saranno alterati sino alla rivolta dei figli verso il padre e il non rispetto per gli avi.



Non so se Kurt Lewin conosceva le opere di Confucio, i suoi “Dialoghi” e il suo concetto di “Via di Mezzo”. Certo è che la sua “Teoria del Campo” combacia perfettamente con il pensiero dell’antico filosofo cinese. Per non parlare di Lao-zi il quale, inserendo il concetto di Te del Tao e di Vuoto (Tao senza Nome) sembra aver esteso la teoria di campo di Kurt Lewin ai concetti dei fisici moderni che parlano di “Campo Unificato” o “Campo Uno”.

… Secondo la concezione cosmogonica taoista, nel Taiji sono contenuti i concetti dei Due Cieli, del Cielo Anteriore e del Cielo Posteriore. Infatti, nel Cielo Anteriore è già “implicato” il ‘disegno Vita’, Vita che si esteriorizzerà nel Cielo Posteriore. La materia tende continuamente a costituire dei raggruppamenti di particelle di segno opposto che si attirano (interazioni Elettro-Magnetiche - Yin-Yang - Taiji).
Ed ecco la Vita!
Pierre Teilhard de Chardin: «Credo che l’Universo è un’evoluzione. Credo che l’evoluzione va verso lo Spirito. Credo che lo Spirito si compie in qualcosa di Personale...» ( “In che modo io credo”, 1934)
«Una religione che viene giudicata inferiore al nostro ideale umano, per quanti siano i miracoli che la circondano, è una religione perduta» (Stesso autore, “L’ambiente divino”)

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