mercoledì 28 gennaio 2015

La Via della Realizzazione (continuazione del blog precedente)

Continua da moto retto e moto retrogrado

Durante una delle mie lezioni su lo Wu Zhen Pian, nome che tradotto letteralmente significa “Pagine sul risveglio (o sulla comprensione) della realtà (o della reale perfezione)” ho improvvisamente compreso che lo schema di Fu Xi sul moto retto e sul moto retrogrado poteva pefettamente collegarsi anche alle parole dello Wu Zhen Pian.
La Via dei Grandi Maestri che sono apparsi sulla Terra negli ultimi 3.000 anni (secondo me forse 5 o 6 al massimo) occupa lo spazio di sinistra del grafico, il moto retto. La loro Via è tracciata dal Destino: sono dei predestinati, dotati da sempre di grande Determinazione, di una Mente Consapevole, hanno vissuto la vita con Gioia e Gratitudine e, una volta realizzata la Mente del Tao, sono ritornati a vivere tra la gente comune per insegnare loro, Umilmente, il percorso che gli uomini devono percorrere per realizzare il loro potenziale umano. 
Indicativa, sotto questo punto di vista, la meditazione buddista sui 10 Tori e la visione taoista dell’illuminazione: quando hai compreso la realtà ultima non rimanere narcisisticamente sulla Montagna (qui simbolismo dell'orgoglio degli eremiti), ma ritorna tra la gente comune per aiutarla a realizzarsi, perché l’Umiltà è la vera dote degli Illuminati. 
Recita un detto Zen “Se vedi un Buddha, uccidilo (anche questo simbolicamente)”. 
Cioé, se si presenta a te una persona che si dice un Buddha, non seguirlo perché non è lì per coltivare la tua crescita personale, ma per accrescere sempre di più il culto della sua personalità.


Perciò, per noi umani, nati senza il marchio dei predestinati, la via da percorrete è quella di destra. 
Ogni giorno la nostra crescita spirituale deve affontare le difficoltà (Monte) con la determinazione (Tuono), ogni giorno la tentazione di arrenderci (Acqua) è il vero pericolo che si supera con la consapevolezza (Fuoco) che non siamo stati fatti “... a viver come bruti” (discorso di Ulisse ai suoi marinai: Dante Alighieri, Divina Commedia) e, infine il traguardo del carattere mite (Vento) che si ottiene solamente accettando i meravigliosi limiti della nostra vita umana e che ci colloca stabilmente nella gioia (Lago) di vivere con pienezza e creatività la nostra vita di tutti i giorni. 
Il nostro percorso si completa quindi a sud-ovest, dove è posto, nel Cielo Posteriore, il trigramma Terra, la realtà; trigramma che rappresenta altresì, nei Dieci Tronchi Celesti, la centralità dell’Uomo.
Lao-zi: “Ritorno alla radice”
Chi realizza il vuoto estremo 
Trova ciò sussiste immobile e calmo 
Nel flusso degli esseri innumerevoli 
Vede il loro uscire e pullulare 
E come tutti ritornano alla radice. 
Tornare alla radice significa stato di riposo 
Da tale riposo un nuovo destino 
Questa è la legge immutabile (della trasformazione) 
La conoscenza della legge immutabile 
Porta alla chiara visione 
La non-conoscenza della legge immutabile 
Porta all’agire cieco e dannoso. 
La conoscenza della legge immutabile 
Conduce all’equanimità distaccata 
Essere distaccati significa essere superiori 
Essere superiori significa essere regali 
Essere regali significa essere come il Cielo 
Essere come il Cielo significa essere simili al Principio 
All’eterno e identico 
E si sarà per sempre fuori dal danno.

Wang, l'Uomo Regale, che unisce dentro di sé i Soffi del Cielo e delle Terra grazie alla sua consapevolezza (linea verticale)

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