giovedì 1 gennaio 2015

Introduzione al Calendario Agricolo cinese - 2° post

La Tradizione accredita a Fu Xi, primo dei Tre Augusti dell’Alta Antichità, il merito di aver cominciato a studiare i cicli climatici della sua terra al fine di poter trasformare un popolo nomade in popolo sedentario.
Un Testo antico dice:
«Fu Xi alzò gli occhi al cielo e studiò il movimento del sole, della luna e delle stelle per determinare il succedersi delle stagioni. Successivamente egli abbassò lo sguardo verso terra per contemplare i mutamenti sta-gionali della Natura, i disegni degli uccelli e degli animali e il loro adattamento ai luoghi».
Egli codificò le sue osservazioni nel Diagramma del Primo Cielo, o Cielo di Fu Xi, o Cielo Anteriore:

 Cielo della Natura

Cita l’Yijing:

«I Saggi dell’Antichità (...) assegnarono al Cielo il numero 3 e alla Terra il numero 2: da questi derivarono gli ulteriori numeri... Essi si posero in concordanza con il Tao del Cielo e della Vita ed istituirono secondo queste norme l’ordinamento del retto, penetrando fino in fondo l’ordinamento del mondo esteriore. Meditando e perseguendo la legge della propria interiorità sino al suo più profondo nucleo, essi giunsero a comprendere le Leggi del Cielo, della Terra e del Destino».



Infatti già nell’antichità si  capì che senza riuscire a prevedere accuratamente i cambiamenti stagionali era impossibile seminare, fare raccolti ed allevare efficacemente il bestiame. Tuttavia, per sapere quando seminare, fare affidamento solo sulla luna, sulle stelle e i pianeti era insufficiente. Si aggiunse pertanto all’osservazione il sorgere e il tramontare del sole determinando con l’uso dello gnomone (semplice bastone conficcato in terra) l’allungarsi e l’accorciarsi delle ombre durante i vari periodi dell’anno. Questa tecnica permise loro di stabilire con esattezza la lunghezza e il cambiamento delle stagioni. 

Da “Storia della Gnomonica di Nicola Severino:

«Per farsi un’idea dell’antichità in Cina dello studio relativo alle ombre gnomoniche, si deve per forza seguire parallelamente la storia dell’astronomia di quel popolo perché, probabilmente, le prime osservazioni gnomoniche dovettero coincidere con quelle della cosiddetta "astronomia di posizione". La questione dell’antichità dell’astronomia in Cina costituì una delle principali ricerche condotte da Maspero verso il 1930, il quale si sforzò di dimostrare che le forme più primitive di osservazioni astronomiche si ebbero intorno al VI sec. a.C. Ma, purtroppo (per Maspero), un testo dal titolo Shu Ching è stato datato dagli studiosi, calcolando le posizioni delle stelle di cui si riportano i passaggi al meridiano rispetto ai punti equinoziali e solstiziali, al III millennio a.C., ovvero circa il XXIV sec. a.C».

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.