lunedì 14 marzo 2016

Scienza dell'essenza e della vita

Questo termine viene comunemente utilizzato per indicare il tema generale dello studio della Scuola della Realtà Completa. Questa espressione è particolarmente significativa in quanto illustra il punto di vista del taoismo della Realtà Completa secondo cui sia lo sviluppo mondano che quello trascendentale sono importanti per la realizzazione della completezza umana.
Infatti, nel taoismo della Realtà Completa, indica l’essenza e la vita, definite come la mente e il corpo, lo spirito e l’energia. Realizzata mediante la sensazione interiore diretta, e non con il pensiero discorsivo, i testi della Scuola della Realtà Completa utilizzano spesso l’espressione “volgere l’attenzione per guardare all’interno” (opposto al concetto “andare avanti guardando indietro).
Per riassumere, il perseguimento della “scienza dell’essenza e della vita richiede l’integrazione interna ed esterna dell’intero essere umano”. In altre parole, l’unificazione interiore delle energie psicologiche e fisiche, e le loro facoltà di espressione, combinata con l’unificazione esteriore dell’individuo con l’ambiente circostante. Sia l’armonizzazione interna che quella esterna sono considerate elementi essenziali nella formazione di un canale attraverso cui possa scorrere un flusso continuo di energia tra Cielo e Terra.


L’obiettivo del taoismo della Realtà Completa è di fare diventare un “vero essere umano”, anziché un prodotto inevitabile del caso socio-culturale, un essere pienamente consapevole, autonomo, in grado di esercitare il proprio libero arbitrio e di percepire la realtà in maniera diretta, senza l’impiego di strutture artificiali (preghiere e rituali: “aggiungere catene ai ceppi”).
Il valore di testi come lo Wu Zhen Pian non risiede nel fatto che rappresentano dall’inizio alla fine dei manuali per raggiungere l’illuminazione taoista, ma perché ci forniscono una base teorica per capire gli elementi di una pratica nel contesto di un sistema di riferimento completo, in relazione a possibilità specifiche.


Questo serve ad eliminare il fascino esercitato dagli aspetti esteriori della pratica (il fiore del Tao), e a focalizzare la nostra attenzione sui suoi effetti (il frutto del Tao), permettendoci così di giudicare un sistema in base a ciò che produce invece di giudicarlo in base a ciò che sembra.

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