lunedì 6 ottobre 2014

Dallo Zhuang-zi di Zhuang-zi di Rita Caprioglio


“Zhuang-zi, essendo di famiglia povera, si vide costretto a chiedere umilmente in prestito del grano al marchese Jian He.
“D’accordo, disse il marchese, appena  le tasse saranno state riscosse, vi presterò trecento monete d’oro. Siete soddisfatto?”
Rosso di collera, Zhuang-zi disse: “ Ieri, mentre venivo qui, qualcuno mi chiamò sulla strada. Guardando dietro di me vidi che era una piccola carpa in una pozzanghera, in fondo a un solco della strada.
“Piccola carpa, chiesi, che cosa sei venuta a fare qui?”
“Sono un suddito del mare Orientale”, disse la carpa,”avreste un boccale d’acqua per permettermi di vivere?”
“D’accordo” dissi. “Prima andrò a far visita al re di Wu e a quello di Yue, poi farò deviare verso di te le acque del fiume dell’Ovest. Ti va bene?”.
Dalla collera, la carpa cambiò colore e rispose:
“Ho lasciato il mio ambiente naturale e non sono nel mio elemento. Vorrei un boccale d’acqua per continuare a vivere. Se mi parlate a questo modo, tanto vale che mi veniate a cercare tra poco al mercato dei pesci secchi”.
La storia di Zhuang-zi e del marchese mi ha sempre fatto riflettere.
Quante volte mi sono comportata come il marchese?
Oggi in particolare ho fatto una associazione con ciò che ho vissuto, non ricordo esattamente se fosse durante una scolastica di Shen Training® o un gruppo di Meditazione, certo è che andiamo ben bene indietro nel tempo, in cui Pino (Pino Ferroni, direttore della Scuola di Formazione Kairos) aveva scritto sulla lavagna:
“Creare armonia. Qui, ora!”
Ricordo che quella frase fece immediatamente sorgere in me una gran rabbia, seguita da un corollario di sterili pensieri, del genere: “E adesso, cosa vuole?”
“Beh, appena sarò armonizzata, per ora cosa vuoi che faccia?”
“Ma secondo te, come faccio io a creare armonia?. Tra una decina d’anni, forse, vedremo”.
Che cosa mi aveva disturbato in quella frase? Il punto esclamativo forse?
Non potevo più scappare, non potevo più procrastinare.
Non c’era un altro tempo per fare, se volevo fare, se volevo dare anch’io, nel mio piccolo, il mio contributo. O, forse, volevo attendere di raggiungere la perfezione della mia armonia per fare qualcosa? E quando l’avrei raggiunta? E se fossi morta prima? Certo, sulla mia lapide, avrebbero potuto scrivere così: “Morta mentre stava ricercando il suo ideale di Armonia.”
Tres chic, evidement. “Molto chic, certamente”. Oppure molto…….
Qualche anno dopo trovai su un giornale la frase di un musicista indiano che diceva: ”Il mondo ha bisogno della tua armonia!”
Un giorno, per radio, sentii questa frase: “Gli ideali non sono fatti per gli idealisti”.
Più in là nel tempo comparirà in Ego Center una maglietta con la scritta:
“Se non ora, quando?”
Un giorno faremo, aiuteremo, daremo, quando avremo più soldi, più tempo. Ma quel tempo potrebbe non arrivare mai e questo è l’unico tempo che abbiamo.
Come dice il Dalai Lama in una intervista: “E’ giunto il tempo di dare il nostro contributo alla creazione di un mondo migliore”.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.