lunedì 13 ottobre 2014

Da una lezione di Tao di Pino - Appunti veloci di Monia Nizzoli


Dal Ling Shu: “Il Cuore si applica, ecco il Proposito; il Proposito diventa permanente, ecco il Volere”. 
Lasciando la dimensione di Shen come la intendiamo nello Shen Training® e applicandola verso di noi come coltivazione per la nostra crescita, lo Shen ci dà l'intelligenza, l'intuizione, la serenità, il carattere, la luce negli occhi, la gratitudine verso la vita, verso una vita colorata.
Nei libri occidentali si trova che bisogna coltivare gli Shen, ma gli Shen non ci appartengono, appartengono al Cielo Anteriore. Elisabeth Rochat De la Vallé usa il termine inabitare, nel senso che gli Shen vanno e vengono, non appartengono alla persona, non possono essere ingabbiati in uno schema. Nella follia fuggono, nella rabbia girano alla larga, nella pretesa si agitano...!
Quando il Cuore segue ciò che va fatto, 
qualunque cosa essa sia, 
nasce lo Yi, 
allora c'è gratitudine per la vita
Quando va fatto, va fatto e ci deve essere la tranquillità nel farlo; piacere o dispiacere appartengono alla mente e anche se ciò che va fatto è doloroso, ci deve essere calma nell’anima. L’azione, in questa dimensione, lascia lo spazio per vedere come questa azione si propaga, dove porta e cosa genera.
Infatti, quando lo Yi, il Proposito, si radica, il Volere è l'azione che lo applica, che lo esterna e in questo caso non si sperpera la Yuan Qi.
Gli Shen inabitano ma si possono far affluire mantenendo il Proposito che anima il Volere. Allora lo Shen entra non solo nel Palazzo della Mente, ma ha anche casa nel Cuore.
Il pensiero diventa anima, lo sguardo parola, la parola vibrazione
Perdersi: ci si può perdere solo nelle circonvoluzioni del cervello. I mistici infatti dicono: annulla la mente (discorsiva, negativa, discriminante), annulla l’ego(ismo).
La mente creativa e meditativa è luce della consapevolezza, la mente meditativa è percepire cosa ti circonda e sentirti inserito in esso; allora non ci sarà più solitudine e non ci sarà più ansia di appartenenza perché già ti appartieni. Percepisci e percepisciti e non c’è niente altro da percepire, ovunque sei c’è casa e tutto ciò che accade da fuori è allo stesso tempo effetto e causa.

Commento:
Tornando a casa dopo questa lezione di Tao (di vita) hanno iniziato a scendermi quelle lacrime che sgorgano quando provo quella sensazione in cui sento come se il corpo perdesse i suoi confini perché è come se mi uscisse dal petto qualcosa, come se mi stessi espandendo e il corpo non riesce a contenere questa espansione; poichè ciò che provo è così bello da commuovermi, le chiamo lacrime di bellezza.
Quando poi ho cercato di capire cosa mi si era mosso, ho pensato ad una cosa che di per sé è un po’ buffa, ma la dico così come mi è venuta: ho pensato che Pino è come se avesse inventato una nuova unità di misura, quella con cui misurare la vita. Una unità di misura che dà la possibilità di darle proprio il suo valore che è sempre al di là di quello che si è in grado di cogliere e che cresce man mano che cresciamo noi. Entrare in questa dimensione ogni volta mi arricchisce, mi riempie, mi rigenera, mi dà fiducia, mi dà voglia di vivere sempre più consapevolmente la vita, mi fa scendere le lacrime e mi fa provare una immensa gratitudine.
Pino: te e il tuo Shen…!!!

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