domenica 19 ottobre 2014

Conferenza del 17 ottobre su: "I Colori dell'Anima"


L’anima per il mondo cristiano e per tutte le religioni moneteiste è la nostra parte divina e immortale; per le religioni induiste, buddiste e tibetane è l’anima che si reincarnaper i taoisti l’anima è l’energia primigenia Shen che dona all’uomo la consapevolezza e la capacità di vivere emozioni e sentimenti; per Jung l’Anima e l’Animus rappresentano il femminile e il maschile insito nella psiche di ogni uomo; per Lao-zi le caratteristiche dell’anima umana sono:
- Tav. 8: La qualità trascendente assomiglia all’acqua, senza resistere assume la forma di ogni cosa, prende la posizione più bassa, che gli uomini disprezzano.
- Tav. 39: Il nobile poggia su l’umile, il sublime poggia sul semplice... Umiltà e semplicità di chi ha radice nel Principio.
Per l’Huainanzi: ... l’Uomo Reale, sebbene abbia in sé il meraviglioso, porta benevolmente a compimento i suoi compiti quotidiani...
Per me: è sempre esistito dentro di me il senso del meraviglioso sia qui nella pianura padana in cui vivo da più di trent’anni, sia sul mare della mia Liguria: è il momento dell’alba, quando la luce si affaccia tenera all’orizzonte schiarendo le ombre della notte e i colori sono ancora incerti, ma si preparano a dividersi nel rosa dell’orizzonte, nel blu sfumato del cielo, nello scuro dei profili degli alberi, nel giallo-oro delle nuvole sfiorate dai primi raggi del sole. E’ il momento in cui la bellezza delle infinite scenografie del nostro pianeta riempie gli occhi di colore e la mia anima si svela come se anch’essa si differenziasse dalle tenebre e io fossi sempre stato lì, a cercare di coglierla dentro e fuori di me.
I colori ci sono donati dalla Natura da sempre, ma tocca a noi coltivarli, farli brillare, diffonderli dentro di noi. E’ questo il compito più alto che ci è stato dato, indipendentemente dalla religione che pratichiamo o dalla scelta di non praticarne alcuna. 
Mi raccontava Patrizia che l’anno scorso, in uno dei periodici incontri con un gruppo di bambini di dieci/dodici ha chiesto che cosa pensavano che fosse l’anima.
Ne ha avuto le risposte più precise che le sia mai capitato di sentire:
«E’ la parte migliore di noi»
«E’ il posto dove stanno le emozioni»
«E’ Dio dentro di noi»
Possono esistere definizioni migliori? 
L’Anima infatti è tutto questo.
Non dovrebbe di conseguenza essere la parte di noi a cui teniamo di più, quella di cui dovremmo avere maggior cura, quella che dovremmo coccolare e accudire quotidianamente con la migliore dedizione?
La spiritualità è innata nell’Uomo ed è solo esplorandola che l’uomo può raggiungere uno stato di benessere che null’altro gli può procurare. Strumenti ne sono il sorriso e l’atteggiamento aperto e sereno
Essi non devono essere la conseguenza, ma la causa della nostra felicità.
Un detto famoso dice: “Non sorridere solo quando la vita ti arride, ma sorridi per far sì che la vita ti arrida”.
Un team di scienziati finlandesi dell’Aalto University ha localizzato cosa sentiamo nel nostro organismo in base alle diverse emozioni. Il risultato dello studio, (ancora in corso di approfondimento) appena pubblicato sulla rivista scientifica americana Pnas, è una vera e propria mappa dove ad ognuna delle principali emozioni biologi e neuroscienziati hanno associato i distretti corporei che ne vengono colpiti. La ricerca è il frutto di un’analisi condotta su oltre 700 persone di diverse nazionalità, in particolare finlandese, svedese e taiwanese, che sono state indotte a provare svariate emozioni (con l’impiego di racconti, filmati e immagini) e invitate poi a riportare ciò che sentivano su una grafica dell’organismo, dove appunto localizzare le zone coinvolte distinguendo tra quelle che sentivano attivate da quelle che sembravano invece spegnersi. Gli scienziati hanno anche realizzato che non vi sono sostanziali differenze tra le percezioni degli individui di origine europea rispetto a quelle degli asiatici. 
E questo incentiva l’ipotesi sull’origine biologica delle emozioni e sulla loro indipendenza dal linguaggio e dagli schemi di apprendimento.
Anche nel linguaggio comune si usano termini come: rosso di rabbia, anima candida, verde d’invidia, anima nera, scuro come il carbone.

Interpretarla è semplice: quando un’emozione schiaccia il tasto on di una determinata regione del corpo, essa è rappresentata da un colore caldo, il rosso o il giallo, al crescere dell’intensità; quando invece ci fa sentire spente o inibite alcune zone, ecco che queste saranno tradotte in colori freddi, come il blu e l’azzurro.
Se anche il corpo si colora, facciamo allora colorare la nostra anima riempiendo sempre i nostri occhi di luce!
Anche un’emozione che sembra più forte di noi è una nuvola che passa. Noi però siamo il cielo.
Thich Nhat Hanh

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