lunedì 24 luglio 2017

Risonanza ed empatia nel Bioenergetic-shen Treatment®


Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservò che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi “volessero assumere lo stesso ritmo”. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo ‘risonanza’. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l’altro alla propria frequenza. Lo stesso poi fu dimostrato con le onde sonore. Il fenomeno della risonanza in acustica è del tutto analogo al fenomeno della risonanza nel caso generale, per cui l’ampiezza di una vibrazione aumenta se vi si applica una forza della medesima frequenza (esempio dei due diapason). 
Ecco il motivo della musica nella libera interpretazione delle sequenze del Bioenergetic-shen Treatment®. La melodia trasmessa crea un effetto di risonanza vibratoria nell’Operatore il quale dovrà trasmetterla al cliente. E, siccome tutto ciò che esiste vibra, si può sostenere, senza tema di dubbio, che il fenomeno ha un campo d’azione illimitato.



La legge di risonanza è di eccezionale interesse per noi poiché può applicare, come abbiamo appena visto, a tutto ciò che vibra. Sembrerebbe che il macrocosmo ed il microcosmo si influenzino reciprocamente. Così noi stessi, esseri umani, possiamo entrare in risonanza con la nostra anima, quella parte di noi vitale, che vuole funzionare con la nostra parte egoica, che, pur dotata di grande forza, rischia di creare interferenze e di impedire una sana autorealizzazione. Ciò che risuona con l’ego interferisce con l’anima. E viceversa.
Ma non è l’accumulo nozionistico del sapere stravagante e inutile che porta alla costruzione di qualcosa di essenziale per la propria esistenza, ma è la scelta di vivere il sapere, gustandolo, verificandolo e praticandolo fino a sentire che diviene il proprio sangue, e solo allora, nel momento in cui si trasforma in conoscenza, diventa parte di sé, si fonde indissolubilmente con l’essere autentico.
Il gradino successivo che l’umanità si appresta a compiere va nella direzione della saggezza e risponde alla domanda: “Qual è il miglior uso possibile della conoscenza che abbiamo a disposizione?”  Conoscenza e saggezza devono procedere mano nella mano, poiché la conoscenza da sola è talvolta peggiore dell’ignoranza.


Nonostante tutto questo, però, nessuno ha ancora definito cosa sia fatta un’interazione umana.
L’interazione umana si esprime spesso come azione. Possiamo considerare l’interazione umana come una forza tra due corpi fisici? Sì, le persone sono corpi fisici e l’interazione è descrivibile come forza che si stabilisce tra i due. 
Un’interazione umana è anche fatta di dialoghi; segue pertanto il comportamento delle onde sonore che seguono le leggi della meccanica ondulatoria e che sono soggette a tutti i fenomeni tipici della propagazione per onde, come la riflessione, l’interferenza e la risonanza (importanza del ‘tono’ della voce).
Ciò che si è osservato è che se il cervello è sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza è quella di sintonizzarsi. Il fenomeno è detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attività cerebrale di un soggetto è nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attività in direzione dello stimolo ricevuto.Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.

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