mercoledì 29 aprile 2015

Amore nell’antica Cina

In Cina l’amore è “ai”.

L’ideogramma che ne identifica gli aspetti mostra al centro il simbolo del cuore (“xin”), 
racchiuso nel pittogramma di respiro (in alto) e circondato dal concetto di “movimento aggraziato” (in basso), per esprimere un sentimento che è fonte inesauribile d’ispirazione, che soffia la vita nel cuore e dona grazia e armonia all’intera esistenza. L’amore è, nel taoismo, uno dei Tre Tesori, i quali sono delle massime etiche su cui dovrebbe basarsi l’esperienza di ciascuno. Questi tre dettami appaiono principalmente nel sessantasettesimo capitolo del Daodejing e vengono definiti come i più belli insegnamenti di Laozi (老子). 
Da Julius Evola, tavola 67 del Daodejing: 
«Mi si chiama grande 
E si dice che non sono come gli altri grandi 
Appunto perché grande non sono come gli altri. 
Se fossi come gli altri 
Assai piccolo sarei. 
Ho tre cose preziose 
Che custodisco e coltivo: 
La prima è l’apertura d’animo, 
La seconda è l’equilibrata dignità, 
La terza è la mancanza di ambizione. 
L’apertura d’animo mi infonde coraggio, 
L’equilibrata dignità mi rende generoso, 
La mancanza di ambizione si mette a capo degli uomini .
Invece oggi l’apertura d’animo dà luogo all’arroganza, 
L’equilibrata dignità è abbandonata per il vuoto suono della lode,
La mancanza di ambizione cede alla ricerca di onori. 
Questa è la via del declino. 
L’animo libero dà vittoria in guerra 
E sicurezza in pace. 
Un tale animo il Cielo concede 
A chi vuole salvare».
Arthur Waley identifica i Tre Tesori con il non essere aggressivi, l’essere sempre semplici e lasciare spazio a tutti di farsi sentire. Va ricordato che il daoismo è una via di vita imperniata sul concetto del Dao (la “Via”). Il daoista dedica la propria vita alla ricerca dell’armonia con la Natura, ovvero con il Dao, per poter raggiungere la completezza e l’unione con l’essenza dell’universo. Una volta che l’essere umano giunge alla consapevolezza di essere una scintilla dell’enorme potenziale di cui l’Universo è costituito, egli trova la vera felicità, la realizzazione di se stesso, il vero senso della vita.
Ideogramma Qi
Una volta compresa la sua funzione, l’uomo può rinnovare la propria esistenza e metterla a disposizione del mondo di cui fa parte, perché sarà divenuto un essere comprensivo, tollerante e in grado di condurre gli altri sulla via della crescita spirituale, sentiero da lui già intrapreso. Nella visione taoista, semplicità e pazienza vanno di pari passo con la compassione e creano la saggezza nell’essere umano. Agire nella semplicità significa vivere in modo più armonioso. Più un’azione è semplice più è vera. Avere pazienza significa anche giungere più facilmente ai propri obiettivi. 
Secondo il precetto taoista secondo cui tutte le cose derivano dal Dao e ne fanno parte, una persona facendo del bene agli altri, fa del bene anche a se stessa dato che, come gli altri, fa parte di un’unica entità.
L’amore è quindi una virtù che sublima il corpo, lo trascende e spinge l’uomo verso la compassione, l’umiltà e l’interezza del Dao. 
Nella pratica daoista è chiaramente presente l’idea che l’uomo sia una totalità inscindibile di materia e spirito che assieme crescono, si compenetrano e si armonizzano. L’amore è quindi sentimento erotico, passione e amicizia, senso di abbandono universale da abbracciare interamente, desiderio controllato ed affinato al punto da non esserne più travolti dalla bramosia di possesso. L’arte daoista dell’amore è perciò una via lunga e complessa che, attraverso lo sviluppo interiore, porta alla consapevolezza che l'amore è pura energia. Il cammino non è facile ed è necessario lavorare a lungo e soprattutto liberarsi dai condizionamenti per fare sì che
“fare l’amore” diventi “essere amore”.

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