mercoledì 12 novembre 2014

Estensione del concetto di "Shen Touch"


Lo Shen è una delle “5 sostanze vitali” del corpo e possiamo definirla come “l’insieme delle funzioni mentali e vitali dell’organismo”
E’ il tipo di Qi più sottile e immateriale. 
Il termine Shen è usato con diversi significati nel Neijing:
1. L’attività del pensare, la coscienza, l’intuito e la memoria, tutte attività legate al Cuore-Xin.
2. Il complesso delle 5 attività mentali dell’essere umano: lo Shen stesso, lo Hun, il Po, lo Yi e lo Zhi (di cui vi parlerà dopo Rita).
3. La vitalità, che si riflette negli occhi, nella lingua, nel polso, nell’incarnato.
Lo Shen perciò è il “direttore d’orchestra” che controlla tutte le varie funzioni organiche. E’ il responsabile dell’organizzazione e coordinamento delle funzioni corpore, affinché lavorino in armonia.
Presiede a:
- il sonno (la buona qualità del sonno)
- la coscienza: sia lo stato di coscienza in stato lucido, sia in assenza di coscienza (sonno o coma)
- la memoria
- la serenità
Quando si parla di Shen si parla della parte mentale e psichica soprattutto. Se lo Shen è disturbato, si possono avere disturbi della memoria, del sonno, di vigilanza, disturbi di concentrazione. E se la serenità è disturbata si avranno disturbi psichici: angoscia, ansia, nervosismo. In MTC tutti i disturbi che hanno a che vedere con la concentrazione, memoria, perturbazioni cerebrali, vanno ricondotti al Cuore-Xin.
Da quanto detto si può comprendere come l’approccio occidentale con il concetto di Shen nella MTC può risultare talvolta di difficile comprensione. Parlare e discutere di un modello generale che comprende tutte le attività mentali comunemente chiamate Shen si presenta molto difficoltoso, sia per il suo concetto di astrazione, sia per la stretta relazione che intercorre con gli organi Zang, specialmente il Cuore Xin, emanazione dello splendore degli Shen; con un’originalità di vedute, il pensiero medico cinese tende a spostare la sede di tutte le espressioni psicologiche dal cervello al Cuore. Xin è l’organo, lo Zang, che sovrintende all’attività del pensiero e all’attività emozionale dell’uomo, unione tra ragione e sentimento, ma anche pensiero, intelligenza, premeditazione. 
Ma cos’è lo Shen? 
Per alcuni autori potrebbe essere tradotto come Spirito, Coscienza, per altri il termine più appropriato è quello di Mente (Maciocia): 
“... E’ il più sottile tipo di Qi... Credo che Mente sia una traduzione più precisa per Shen, quello che in Occidente chiamiamo Spirito...”
Sicuramente l’idea di Shen, intesa solo come mente pensante, che memorizza e svolge i processi logici è molto restrittiva; è coscienza umana, perché la coscienza umana, nasce infatti dall’evidenza dell’azione e dalla presenza dello Shen. Lo Shen si associa alla personalità dell’individuo, alla capacità della sua mente di avere delle idee in un costante ed armonico equilibrio che non deve mai essere infranto, pena pensieri che si affollano in maniera disordinata e incapacità a ricordare. E’ l’insieme delle funzioni vitali, intese in senso organico, ma è anche l’insieme delle funzioni mentali: capacità di sintesi, di concretizzazione, forza di volontà, arte di guardarsi dentro, determinazione; è Shen Ming, lo splendore dell’intelletto, la chiarezza dell’eloquio, la capacità del Cuore di conoscere e comprendere gli aspetti fisici e psichici dell’organismo; rappresenta in definitiva la coscienza vivificante dell’uomo, è l’autentica conoscenza di sé e delle cose. E’ l’origine delle facoltà intellettuali e psichiche del soggetto umano, che devono essere coltivate seguendo l’evoluzione della persona verso la perfezione: rappresenta il mistero dell’esistenza, il segreto significato della vita individuale che deve essere decifrato ed accolto per realizzare consapevolmente la propria vita.
Analizzando l’ideogramma notiamo che la parte sinistra corrisponde al radicale Shi. Significa rivelare ed è utilizzata per designare tutte le cose legate al concetto di spiritualità. I due tratti nella parte superiore sono il simbolo della dualità, sopra Tian , “il Cielo”, sotto Di, “la Terra”. Nella parte inferiore sono rappresentati il Sole, la Luna e le Stelle, segni rivelatori che denotano le cose trascendentali. La parte sinistra dell’ideogramma significa estendere, infatti rappresenta due mani che tirano una corda, quasi a volerla estendere, forse per indicare un’estensione della rivelazione spirituale oppure due mani che accolgono un raggio di luce, la Luce della Consapevolezza, la Luce dello Shen (‘Tocco’). In perfetto accordo con quanto si è voluto rappresentare con l’ideogramma, c’è il concetto tutto cinese dell’essere umano che (Soulie de Morant) si discosta notevolmente sia dalla rappresentazione religiosa dell’uomo visto come un corpo e un’anima, sia dalla rappresentazione della scienza che differenzia il corpo dalla mente fino a giungere al paradosso della teoria organicistica che vuole l’uomo suddiviso in tanti piccoli compartimenti funzionali, dove intercorre una relazione puramente anatomica e materiale delle nostre cellule cerebrali agli stimoli esterni. 
Secondo l’interpretazione della metafisica taoista, il corpo umano è frutto dell’equilibrata azione della parte materiale Jing e delle istanze spirituali Shen. Da questa visione cosmologica percepiamo lo Shen come la forza creatrice, la luminosità del Cielo “Tian,” che rende possibile l’organizzazione della vita strettamente vincolato alla creazione della vita stessa, che si manifesta nell’universo e in tutti gli esseri viventi, uomo compreso. 

Diversi modelli di trasmissione dello Shen che si apprendono nello Shen Training®:
- Con gli occhi
- Con la voce
- Con l’accoglienza e l’ascolto empatico
- Con il campo elettromagnetico del Cuore (misurato esternamente con un superconduttore ad inter-ferenza quantistica) in “coerenza” con il Cuore-Cervello (HeartMath, Qi Gong del Cuore e Alchimia Spirituale Taoista)
- Con il ‘Tocco’ delle mani 

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