domenica 30 novembre 2014

Aspettando il Solstizio d'Inverno


Secondo l’Islam, il 23 Novembre 2014 ha avuto inizio il mese di Safar. E’ il mese più intenso dell’anno, quello più difficile nel quale le prove aumentano, ma aumenta anche il sostegno divino per superarle con successo.
Sono molte le leggende intorno a questo mese; nella tradizione popolare è considerato nefasto, mentre dal punto di vista spirituale può offrire momenti di grandi aperture. Comunque non si sbaglia mai a cercare di stare ritirati, concentrati e a limitare i movimenti di ogni genere…
La tradizione sconsiglia viaggi, matrimoni, interventi chirurgici  rimandabili. Tuttavia si può viag-giare a breve raggio anche se di solito è meglio evitare viaggi a lungo raggio. Grandi matrimoni storici sono avvenuti proprio durante Safar.
L’ultimo mercoledì del mese di Safar (il 17 Dicembre di quest’anno), sarà il giorno più difficile del mese, alcuni dicono dell’intero anno. In questo giorno è decisamente sconsigliato uscire di casa ed è bene evitare i movimenti anche dentro casa. L’ideale sarebbe rimanere a letto tutto il giorno, dicono alcuni.

Per contro il calendario cinese  (1100-220 a.C.) poggia sulla combinazione di due cicli: un ciclo di “10 Tronchi Celesti” (tiangan) formato dalle Cinque Stagioni (primavera, estate, tarda estate, autunno e inverno nella loro dimensione energetica Yin-Yang) e uno di “12 Rami Terrestri” (dizhi) cioè i dodici mesi dell’anno. Hai è il mese che va dal 19 novembre al 18 dicembre ed è considerato il 12° mese. Hai perciò rappresenta l’aspetto più Yang dell’inverno. Nella tradizione popolare Hai era considerato il periodo dell’anno più pericoloso: il trapianto delle piante e le semine potevano essere compromessi dalle gelate o dall’eccesso di neve. Per contro nelle pratiche di Alchimia Spirituale taoiste Hai era il mese dell’introspezione e del riposo per raggiungere la consapevolezza delle cose, la coltivazione della luce interiore prima che la luce esteriore ritornasse con il solstizio d’inverno. Ad Hai seguirà Zi, il 1° mese dell’anno, abbinato al 1° Tronco Celeste Jia (seme racchiuso nella terra). L’ideogramma di Zi rappresenta una casa nella quale una famiglia raccolta intorno al focolare beve, canta e mangia il maiale (animale totem di Hai) ringraziando di essere sopravvissuti all’inverno.
Commento di Patrizia Vetri:
E’ straordinario (ed in un certo senso consolante) che due culture così diverse e lontane, sia geograficamente che cronologicamente (mentre l’Islam si sviluppò a patire dal 500 d.C. circa, il Taoismo si fa risalire al 700 a.C.) concordino in questa visione particolare dell’energia. 
Occorre considerare che le popolazioni antiche vivevano in completo contatto e dipendenza dalla Natura e ne conoscevano e sapevano utilizzare i segreti e le opportunità che essa forniva loro.
Pertanto provavano verso di essa una intensa reverenza e forti sentimenti di gratitudine nonchè di timore.
Mi viene il pensiero che la nascita di Gesù Cristo, di cui storicamente ignoriamo la data precisa, sia stata collocata proprio nei dintorni del Solstizio d’Inverno per esorcizzare le paure che il periodo “buio” dell’anno causava ai nostri avi. Infatti una Luce così potente non poteva fare altro che fugare i timori fino a quel momento vissuti ed aprire un nuovo ciclo di vita e di sviluppo.

Solstizio d’inverno

Nei commentari di Zhou si legge:
“Partendo da sotto, il Luminoso ritorna. Quando il Luminoso cresce, ritorno significa ri-venire”
Nei commentari viene altresì detto: 
“Il Luminoso ritorna al numero sette, il settimo mese dopo il solstizio d’estate”
Questo significa che il Ritorno aveva una collocazione spazio-temporale e il Ritorno della Luce era collocato nel solstizio d’inverno e il 22 dicembre era, nell’antica Cina, un giorno rituale di riposo, di meditazione perciò non solamente l’attesa della luce esteriore, ma anche la ricerca della luce interiore. Infatti, in questo antico commentario si legge:
“La luce si manifesta dalle tenebre, 
la consapevolezza dalla non conoscenza. 
Così Ritorno è differente dal ritornare delle cose esteriori. 
Ritorno è la Via per la conoscenza di se stessi”
Lao-zi: “Io torno e ritorno dove gli altri sono stati una volta e sono andati oltre”
Se sei abbagliato dalla luce esteriore continui a seguire gli abbaglianti inganni del mondano e cerchi di evitare il buio che inevitabilmente ti porterebbe ad incontrarti con il tuo sé profondo ferito.
Partire dal buio è diventare capaci di percepire l’aumento della luce, 
di cogliere nei pochi secondi che essa aumenta giorno per giorno
 la grandezza del piccolo, 
che ci porta al vero splendore 

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