lunedì 8 dicembre 2014

Da una lezione di "Alchimia Spirituale taoista"


Tavoletta XXI del Daodejing - Svuotare il Cuore 
comparato con la 
tavoletta LVIII del Daodejing - Adattarsi alle vicissitudini

Tavoletta XXI
La grande Virtù quale si manifesta 
E’ solo l’esteriorizzazione del Principio 
Ma la sostanza del Principio 
E’ indifferenziata e inafferrabile. 
Indifferenziata e inafferrabile 
Essa contiene le possibilità seminali degli esseri,
Misterioso e incomprensibile 
Esso contiene le esistenze,
Profondo e nascosto 
Esso contiene le essenze,
Come tale è la grande Realtà, 
La sede sicura. 
Dall’origine sino al presente 
Non muta il suo Nome 
Da lei procede il principio animatore.
Quale è il fondamento di tale conoscenza? 
Questo.
Lao-zi ci riporta al concetto di vivere il mistero. In questo ventunesima tavoletta (2+1=3) non solo ci dice che dobbiamo diventare consapevoli della natura inafferrabile del Dao, ma che solo noi possiamo con la consapevolezza diventare testimoni di un Principio che non può essere definito, né sperimentato con i sensi.
La Virtù del Dao si manifesta nella spontaneità e semplicità della Natura e, seppure inafferrabile visivamente, tattilmente e uditivamente è la forza primigenia che ha dato vita a tutte le cose, animate e inanimate dell’universo. 
Ed è attraverso il mondo del creato, il mondo del visibile, del toccabile, dell’udibile che noi entriamo in contatto con la realtà dell’energia creatrice. 
Purtroppo però noi continuiamo a scambiare il mondo del visibile come la realtà assoluta, senza essere consapevoli che, oltre ad essa, esiste una realtà che non si può realmente vedere, ma che si può intuire e percepire con lo Shen di Xin: la Luce della Mente e del Cuore.


Tavoletta LVIII
Quando il governo è semplice 
Il popolo abbonda di virtù; 
Quando il governo dimostra zelo eccessivo 
Il popolo manca di virtù. 
Al male può seguire il bene 
Al bene può seguire il male.
Come fissare il limite raggiunto 
In questo moto continuo di conversione? 
Andar dritto: ma il dritto trapassa nel curvo 
Il buono nel cattivo.
Eterna cecità degli uomini! 
Perciò: l’Uomo Reale è un quadrato senza angoli 
E’ un angolo senza vertice 
Dritto ma non rigido 
Chiaro ma non abbagliante.
Il nostro mondo è detto anche «il mondo del cambiamento»
La cinquantottesima tavoletta sottolinea che c’è un altro modo di vedere il mondo, uno che praticamente garantisce che possiamo rimanere sereni di fronte alla buona o alla cattiva sorte. Invece di notare solo il costante mutamento della struttura energetica del mondo materiale, questo capitolo vi invita a concentrarvi sul Dao immutabile.
In Natura gli alberi sovrastano i cespugli; i cumuli di nubi a volte sono minacciosamente neri e a volte bianchi e morbidi. In ogni giornata di perfetto sole si nasconde un acquazzone e dentro ogni temporale c’è una siccità che aspetta il suo turno. 
Dobbiamo modificare il modo di vedere le cose, abbracciando un atteggiamento che ci permetta di scoprire ciò che si nasconde in entrambi i tipi di esperienze, cominciando a vedere l’insieme, piuttosto che la buona o la cattiva sorte; guardare agli opposti come parti dell’unità, invece che come sorprese che portano scompiglio. 
Lo wu-wei del Dao rende il popolo ricco della consapevolezza di se stesso e delle sue attitudini naturali (derivate dalla De, la sua Virtù). 
Ma, nonostante i Grandi Maestri,
la luce della vera consapevolezza si è spenta 
per la maggior parte delle persone

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