venerdì 29 maggio 2015

Dal libro “Nell’eterno, l’amore” di Francois Cheng questo nuovo post di Rita Caprioglio (con commento).


Lungo il sentiero, tra le piante e gli alberi fioriti, svolazzano le farfalle. Tra queste ce n’è una molto bella e grande che si posa su una dalia. Xiao-fang avanza con passo leggero nel tentativo di prenderla, ma non riesce nell’impresa. 
Lan-ying la consola: “Perché catturarla? Bisogna lasciare che gli esseri viventi vivano a modo loro”. 
Una volta a casa va diretta verso l’armadio e prende un portagioielli. Dopo aver frugato bene nella scatola, estrae un fermaglio d’argento a forma di farfalla.
“Com’è bello! Mettetelo, fatemi vedere!”
 “Metterlo, alla mia età…”
“La farfalla non ha età. Si rinnova ogni anno. Penso che dovremmo fare tutto quel che desideriamo, proprio come la farfalla, ascoltando solo il nostro cuore. La bellezza e l’onestà non hanno età!”
La bellezza di una donna viene dal Cielo e quando ella la ritrova è più preziosa di tutto l’oro del mondo.
Commento
Dao-sheng comprende che il fascino della donna, quando ella non deve sopportare mille avversità, proviene dalla magia trasformatrice, capace di mutare tutto in grazia celeste, immune da qualsiasi tentativo di degrado. 
Certo, si tratta della carne, ma anche di come questa carne si trasmuta incessantemente in sussurri, in profumi, in radiosità, in onde infinite delle quali è importante non soffocare la musica. Riflettendoci bene, il corpo della donna incarna il miracolo più ardente della natura. O più precisamente, è la natura che si riassume in lei come un miracolo. Non è forse vero che racchiude tutta la bellezza della natura: dolci colline, segrete vallate, fonti e praterie, fiori e frutti? Non bisogna dunque percepire questo corpo come un paesaggio?.
Come insegna il Maestro taoista, più che con le entità sostanziali, bisogna imparare a comunicare con ciò che esse emanano, con lo splendore del verde e del muschio, con il suono dei pini, con le fragranze trasportate dalla foschia e dal vento.
Un pensiero di un uomo, Francois Cheng, trascritto da una donna, Rita Caprioglio - Naturopata, e da questa dedicato a tutte quelle donne che umilmente, con coraggio e pazienza, si rinnovano incessantemente e di questo rinnovamento fanno condivisione.

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